Il prezzo dell’olio di oliva è sempre più alto e non c’entrano i rincari. La colpa di questo aumento ha una sola spiegazione.
Tra tutti gli aumenti sugli scaffali, quello dell’olio di oliva è senza dubbio il più rilevante. Il suo prezzo continua a salire e ci sarebbe una motivazione specifica dietro tutto ciò. Scopriamola insieme.
Perché il prezzo dell’olio di oliva continua a crescere
Sarà capitato a tutti di andare a fare la spesa e di trovarsi a dover acquistare dell’olio di oliva. Una volta davanti allo scaffale, è inevitabile non far caso a quanto siano aumentati i prezzi, con una media che si aggira attorno ai 10 euro per una bottiglia di olio da nemmeno 1 litro.
Sebbene tutti i generi alimentari abbiano subito forti rincari a seguito dell’inflazione, quello che sta accadendo all’olio di oliva è un aumento davvero spropositato.
Le motivazioni sono principalmente due, e in entrambe c’è lo zampino dell’essere umano.
Vediamo insieme allora che cosa ha portato a un aumento così vertiginoso e se è una situazione destinata a risolversi a breve o meno.
Le cause
Come per molte materie prime, tra le ragioni principali dell’aumento del prezzo dell’olio di oliva c’è la scarsità delle olive stesse. Ma per quale motivo ci sono sempre meno olive? I fattori principali sono due, ovvero il riscaldamento climatico e i furti.
Per quanto riguarda i cambiamenti climatici purtroppo ormai c’è ben poco che possiamo fare, le condizioni meteorologiche sempre più estreme finiscono per alternare periodi di siccità a forti e improvvisi rovesci. In entrambe le situazioni si stressano le colture, che rischiano di non produrre quanto previsto.
C’è poi la questione dei furti di olio che si stanno verificando sempre più spesso in Grecia. Sono molte infatti le denunce per furto di olio di oliva, un oro verde che i ladri possono rivendere bene traendo un buon profitto.
Si tratta di gruppi particolarmente ben organizzati, che agiscono di notte con gli appositi bastoni per il raccolto delle olive, caricano velocemente il raccolto su dei camioncini e spariscono senza lasciare alcuna traccia. Per non essere scoperti, poi, producono l’olio a centinaia di chilometri di distanza dal punto in cui sono state rubate le olive. Un traffico davvero ben organizzato che sta danneggiando coltivatori e rivenditori, portando una scarsità di prodotto che di conseguenza fa lievitare i prezzi.