Panettone del supermercato, Gambero Rosso stila la classifica dei migliori: al primo posto c’è lui

Daniela Paolucci

Con l’arrivo imminente del Natale, il fascino del panettone si fa sempre più irresistibile, ma quale scegliere? Mentre molti prediligono l’autenticità del panettone artigianale, il panettone del supermercato mantiene comunque un ruolo importante tra coloro che desiderano un’opzione più accessibile dal punto di vista economico.

Il panettone del supermercato migliore
Il panettone del supermercato migliore – lafuriaumana.it

Il Gambero Rosso ha recentemente pubblicato la sua attesa classifica annuale dei migliori panettoni reperibili nei supermercati. Offrendo ai consumatori la possibilità di scegliere tra le varie opzioni in base all’estetica, al profumo e, naturalmente, al gusto. È interessante notare che questa classifica si concentra esclusivamente su questi aspetti sensoriali, tralasciando valutazioni più approfondite come la composizione nutrizionale o l’analisi degli ingredienti.

Purtroppo, l’esito della degustazione non ha fatto onore al mondo dei panettoni industriali. Gli esperti sottolineano che, nel caso di questo dolce natalizio, la differenza tra prodotti industriali e quelli artigianali è evidente non solo agli occhi, ma soprattutto al taglio, al naso e al palato.

Il panettone del supermercato al primo posto

Tra i vari marchi presi in esame, soltanto uno è riuscito a ottenere la piena sufficienza, mentre gli altri hanno riportato punteggi nettamente inferiori. Un marchio, addirittura, è stato dichiarato “non classificato”. La rivista enogastronomica riporta le parole degli esperti:

Una degustazione alla cieca non particolarmente piacevole, con solo un panettone che ha raggiunto la sufficienza piena. Abbiamo quindi deciso di includere nella classifica tutti quelli con un punteggio da 50 in su (c’è un solo non classificato, e uno che si trova un po’ al limite).”

Panettone taglio
Panettone taglio – lafuriaumana.it

Il panettone che si è distinto in questa competizione è stato il Motta, ottenendo un punteggio di 61/100. Caratterizzato da una leggera alveolatura, una presentazione curata e un profumo equilibrato. Questo panettone offre un morso piacevole, sebbene il finale possa risultare un po’ appiccicoso, secondo quanto affermano gli esperti.

Gli altri panettoni in classifica:

  • Bauli si è posizionato al secondo posto con un punteggio di 57.7/100. Nonostante una mollica leggermente umida e una tendenza a perdere consistenza dopo alcune fette, il panettone ha richiamato un’atmosfera familiare con note di vanillina e dolcezza.
  • Melegatti si è classificato al terzo posto con un punteggio di 56.4/100. Caratterizzato da una mollica chiara e pochi canditi, questo panettone emana note di riso, latte e vaniglia, ma può sembrare più una merendina che un autentico panettone, con un lieve eccesso di lievito che ne compromette il sapore.
  • Tre Marie, con il suo panettone milanese dal profumo poco allettante e una forma diversa dalle altre, si è posizionato al quarto posto con un punteggio di 53.8/100. Nonostante una buona presenza di uvetta, le note alcoliche lo avvicinano più a una merendina che a un panettone tradizionale.
  • Paluani ha ottenuto un punteggio di 51.6/100, caratterizzato da una mollica compatta e pochi canditi. Questo panettone non colpisce né alla vista né all’olfatto, offrendo un’esperienza gustativa acida, stucchevole e eccessivamente impregnata di lievito.
  • Maina si è classificato al sesto posto con un punteggio di 49.3/100. La sua apparenza disomogenea e l’odore di chiuso non promettono bene, e la consistenza plastica della mollica e il sapore dolce e artificiale gli hanno impedito di superare la soglia dei 50 punti.
Panettoni
Panettoni – lafuriaumana.it

Il marchio non classificato

Infine, c’è Balocco, il marchio non classificato, escluso dalla graduatoria a causa di un’esperienza sensoriale particolarmente negativa. Gli esperti del Gambero Rosso hanno descritto l’aspetto poco rassicurante. Con un colore chiarissimo e una mollica disomogenea, ma è stato il profilo olfattivo a suscitare maggiori critiche. Odori di cartone, aceto, note di formaggio e fermentazione sono risultati respingenti, compromettendo l’invito a gustare questo panettone.

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