Non bruciare mai questo dentro il camino di casa: è un rischio per la salute e anche per il portafoglio. Scattano multe salatissime.
L’inverno è ormai giunto, e diverse zone d’Italia hanno già visto apparire i primi fiocchi di neve. Per coloro che dispongono di un camino in casa, non c’è momento migliore per sfruttarne il calore, godendo di un piacevole tepore e dell’atmosfera suggestiva che contribuisce a rendere le festività invernali ancora più speciali. Tuttavia, per preservare questa esperienza, è cruciale dotarsi di tutto il necessario, soprattutto del combustibile corretto.
Anche se il camino di casa è un elemento interno, non è possibile bruciare qualsiasi cosa desiderata, poiché i fumi si diffondono nell’ambiente circostante, causando notevoli disagi ai vicini di casa. Per evitare di dover affrontare ingenti risarcimenti o, nella peggiore delle ipotesi, commettere un reato, è essenziale conformarsi alle normative vigenti.
A tal proposito, risulta particolarmente utile la sentenza n. 6756/2022 della Corte di Cassazione penale, che, trattando un caso relativo all’uso di materiali inadatti alla combustione nel camino, ha delineato le diverse responsabilità dell’autore e stabilito alcuni principi guida per comprendere cosa sia vietato bruciare nel camino di casa.
La legge non fornisce un elenco specifico di materiali autorizzati o vietati per il camino di casa. Tuttavia, l’utilizzo di determinati prodotti può configurare illeciti civili e reati. Con queste informazioni, è possibile redigere un elenco di combustibili vietati per il camino, considerando i prodotti più comunemente utilizzati o facilmente reperibili. In particolare, è vietato bruciare:
Carta stampata come quotidiani e riviste, per via delle vernici
Questa lista include anche materiali non efficaci come combustibili, ma che talvolta finiscono nel camino in modo improprio. Per quanto riguarda la legna, sono necessarie importanti considerazioni, poiché i materiali trattati possono emettere gas velenosi o nocivi. Alcuni tipi di legno generano molto fumo, che può disturbare il vicinato.
Bruciare legna o altri materiali non consentiti nel camino di casa può costituire il reato di getto pericoloso di cose (articolo 674 del Codice penale), quando gas e fumo possono “offendere, imbrattare o molestare persone”. Questo reato, punito con l’arresto fino a 1 mese o l’ammenda fino a 206 euro, si configura quando si bruciano materiali pericolosi per l’inquinamento, tossici o molto fumosi, dannosi per la respirazione e la salute delle persone.
Le persone danneggiate, solitamente i vicini di casa, hanno il diritto di richiedere un risarcimento per i danni subiti. Questo diritto può essere esercitato anche in assenza di reato, quando le emissioni di fumo e gas superano la normale tollerabilità, arrecando disagi nella vita quotidiana dei vicini, senza tuttavia nuocere alla salute.
Secondo la sentenza della Cassazione citata, il criterio di “normale tollerabilità” come definito dal Codice civile è utile anche per stabilire la soglia del reato quando i fumi non sono specificamente nocivi, limitando l’ipotesi alle grandi quantità che comunque danneggiano il diritto alla salute. Al di fuori di queste circostanze, si rimane nell’ambito dell’illecito civile.
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