Nel corso del 2024, non si assisterà solamente al ridimensionamento del cuneo fiscale, ma sono previsti anche incrementi su alcune tasse. Ecco di seguito quali sono.
Sui mezzi di comunicazione, si promuovono attivamente le iniziative a favore delle famiglie meno fortunate e delle imprese, portate avanti dal governo. Il governo Meloni, effettivamente, sta adoperandosi per assistere i lavoratori e le imprese. Meno enfatizzate sono, però, le azioni riguardanti le imposte, che in alcuni casi sono previste in aumento.
La prima Legge di Bilancio sottoscritta dal governo Meloni – la precedente era stata ereditata dall’amministrazione guidata da Mario Draghi – si basa principalmente su tre principi fondamentali:
- Serietà
- Prudenza
- Responsabilità
Queste tre parole chiave sono state utilizzate da Giorgia Meloni per descrivere la Manovra 2024. Vediamo dunque cosa cambierà nel prossimo anno e cosa devono aspettarsi i cittadini.
Tasse: cosa cambierà nel 2024
La Legge di Bilancio attualmente in fase di valutazione è disponibile per la consultazione ufficiale. Anche se il testo potrebbe subire modifiche fino all’ultimo momento, molte incertezze sono ormai superate. Le conferme definitive sono attese entro il 31 dicembre 2023; eventuali ulteriori modifiche potrebbero intervenire entro questa data.
Al momento, il governo Meloni ha pianificato diversi aumenti, tra cui:
- Aumento del prezzo delle sigarette, con un incremento medio di 10 centesimi a pacchetto. I pacchetti che costano meno di cinque euro subiranno un aumento di 3 centesimi. Anche il tabacco trinciato avrà un aumento compreso tra i 20 e i 30 centesimi a busta. Le sigarette elettroniche saranno coinvolte, con un aumento stimato da 28,30 euro per mille sigarette nel 2024 a 28,70 euro nel 2025. Per le sigarette tradizionali, si prevede un aumento tra i 10 e i 12 centesimi a pacchetto, a seconda della fascia di prezzo di mercato.
- Aumento dell’IVA sui prodotti di igiene intima femminile dal 5% al 10%.
- Aumento dell’IVA sui pannolini dal 5% al 10%.
- Aumento dell’IVA sugli alimenti per bambini dal 5% al 10%.
- Aumento dell’IVA sui seggiolini auto dal 5% al 22%.
Aumento delle tasse sugli immobili nel 2024
Sono state sollevate obiezioni anche riguardo alle tasse sugli immobili, destinate ad aumentare. L’aumento più evidente riguarda la cedolare secca sugli affitti brevi, che passa dal 21% al 26%, ma riguarda solo gli appartamenti a partire dal secondo.
Una stima contenuta nella relazione tecnica che accompagna la Legge di Bilancio prevede un maggior gettito limitato a 8,8 milioni di euro, su canoni dichiarati per 176,9 milioni di euro. Le contestazioni si concentrano sul problema degli affitti in nero: alzare le imposte potrebbe non garantire maggiore fedeltà dei contribuenti senza misure concrete di contrasto all’evasione.
Superbonus
Nella Manovra 2024, viene affrontata anche la questione della vendita di case ristrutturate con il Superbonus 110%. Chi vende immobili oggetto di interventi entro 10 anni dovrà pagare una tassa del 26% sulla plusvalenza generata dalla vendita, escludendo gli immobili acquisiti dopo la successione o la prima casa. L’importo tassato si calcola sottraendo il 50% delle spese per gli interventi effettuati da oltre cinque anni.
Entrate per lo Stato
Il governo Meloni spera di raccogliere circa 1 miliardo di euro, con ulteriori incrementi previsti dal 2025. È importante notare che i tagli del cuneo fiscale sono temporanei, e nel 2025 potrebbero non essere rinnovati, portando ulteriori fondi nelle casse dello Stato.
A questo punto, sorge la domanda su come gli italiani potranno beneficiare delle misure di sostegno al reddito e degli sgravi fiscali se, contemporaneamente, vengono aumentate le tasse su altri fronti.