A gennaio, sono previsti ben 500.000 posti di lavoro disponibili. Scopriamo quali saranno le figure professionali più ricercate in questo periodo.
In molte aziende italiane, già a gennaio, sono disponibili circa 500.000 posizioni lavorative, ma la metà di esse rischia di rimanere vacante a causa della mancanza di candidati idonei. Questo emerge dal bollettino del Sistema informativo Excelsior, un rapporto realizzato da Unioncamere e Anpal, che evidenzia che circa 508.000 assunzioni sono programmate per il primo mese del 2024, ma quasi 250.000 di esse potrebbero rimanere senza un candidato adeguato.
Il report dell’Unione italiana delle camere di commercio e dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro sottolinea un aumento stimato di oltre 4.000 posti rispetto a gennaio 2023, con un incremento dello 0,9%. Nel primo trimestre dell’anno, si prevedono potenzialmente 1,4 milioni di assunzioni, rappresentando un aumento del 5,3%.
L’analisi evidenzia un divario significativo tra domanda e offerta nel mercato del lavoro italiano, attribuendo il 31% delle difficoltà alla mancanza di candidati, il 14,3% alla preparazione inadeguata e il 3,8% ad altri motivi.
Le piccole e medie imprese risultano essere le principali alla ricerca di personale nel primo mese del 2024, con oltre 3.300 posizioni cercate dalle aziende con meno di 50 dipendenti, 3.800 richieste da quelle con fino a 250 dipendenti e 1.900 da società con oltre 250 dipendenti.
Le microimprese, al contrario, mostrano una diminuzione di 4.500 assunzioni rispetto al gennaio 2023.
La maggior parte delle opportunità lavorative aperte a gennaio riguarda il settore dei servizi alle persone, con 70.000 nuovi posti (+10,0% rispetto a gennaio 2023), nonché nei comparti del commercio (68.000 assunzioni, +13,7% su base annua) e delle costruzioni (51.000 richieste, +1,8%).
D’altra parte, si registra una diminuzione delle opportunità di lavoro nei settori del turismo e delle manifatture, rispettivamente -12,1% e -2,3% rispetto all’anno precedente, così come nel comparto industriale in generale, con un calo stimato di 172.000 assunzioni (-1,1% su 12 mesi), di cui 121.000 nelle fabbriche e nelle public utilities.
Il bollettino del Sistema informativo Excelsior identifica anche i profili più difficili da reperire sul mercato, come gli specialisti nelle scienze della vita (introvabili nel 91,4% dei casi) e alcune figure nell’industria tessile, delle costruzioni e della gestione dei processi produttivi di beni e servizi.
Dal punto di vista delle qualifiche, il 19% delle ricerche di personale è rivolto a laureati, il 30% a diplomati e il 32% a chi possiede una qualifica/diploma professionale. Le richieste per i diplomati ITS Academy sono circa 7.000.
Geograficamente, la maggior parte delle assunzioni si concentra nel Nord-ovest e nel Nord-est, con oltre 174.000 e oltre 118.000 posizioni rispettivamente, seguite da regioni del Sud (oltre 110.000) e del Centro (circa 105.000). La Lombardia è la regione con più posti di lavoro proposti (circa 123.000), seguita da Lazio (oltre 53.000), Veneto (oltre 48.000), Emilia-Romagna (circa 48.000), Piemonte (oltre 38.000) e Campania (circa 35.000).
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