L’adozione è un tema molto delicato di cui si discute da anni. Ma la legge in Italia consente di adottare un bambino da single?
Si sa che nel nostro Paese l’adozione non è proprio semplice e, oltre a tanti fattori emotivi e burocratici, bisogna anche prestare attenzione a molti dettagli familiari prima di poter fare la richiesta. Alcuni single vorrebbero poter adottare un bambino e esistono in effetti in Italia alcuni che ci sono riusciti. Vediamo però la legge cosa dice e tutti i dettagli specifici.
Cosa dice la legge sull’adozione
In Italia è la legge n. 184 del 1983 a disciplinare l’adozione, che potrà essere nazionale o internazionale. Questa prevede che l’adozione sia a favore solo di coppie, eterosessuali, unite in matrimonio da almeno 3 anni (considerando anche eventuali anni di convivenza). L’unica clausola è che non ci sia stata separazione nei tre anni precedenti. Di conseguenza sono esclusi da questa possibilità soggetti single, uniti civilmente e conviventi. Ci sono dei casi eccezionali?
Adottare un bambino da single è possibile?
Sicuramente sarà di conforto sapere che esistono delle forme di adozione percorribili anche per i single. Si tratta delle c.d. “adozioni in casi particolari” citata nell’art. 44 della legge sulle adozioni (n.184/1983).
Questo avviene quando la persona sia unita al minore da un vincolo di parentela fino al sesto grado oppure da un preesistente rapporto stabile e duraturo, anche maturato nell’ambito di un periodo di affidamento (se il minore sia orfano di entrambi i genitori). Oppure dal coniuge, nel caso in cui il minore sia figlio (anche adottivo) dell’altro coniuge.
Quando si tratti di un minore con minorazione fisica, psichica o sensoriale (stabilizzata o progressiva). Anche nel caso in cui sia causa di difficoltà di apprendimento, relazione o integrazione e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione. Quando vi sia comprovata impossibilità di affidamento preadottivo. Il terzo comma dell’articolo ha stabilito inoltre che, l’adozione in casi particolari, possa essere consentita anche a persone non coniugate.
Un single può avere in affido un bambino?
Campiamo prima che cos’è l’affido. Si tratta di un’adozione temporanea di due anni, con possibilità di rinnovo. Lo scopo è quello di far mantenere al minore un rapporto con la sua famiglia d’origine che in quel momento non può prendersi cura di lui. In teoria nel momento in cui la famiglia è, per così dire, “riabilitata”, l’affido decade.
Se questo non avviene si può fare una richiesta di adozione, infatti uno dei primi passi che portano all’adozione è l’affido. Perché grazie ad esso si potrebbe realizzare proprio quel legame “stabile e duraturo” col minore. Questo fattore viene tenuto in considerazione in modo prevalente rispetto ad altri requisiti nella scelta dell’adottante.
Quindi se il tribunale accerti che la famiglia di origine non è più in grado di prendersi cura del minore, in modo definitiva, può concedere l’adozione al genitore affidatario. In questo caso potrebbe essere anche un soggetto single, perché appunto, (come disciplina l’art. 44) tra i due si sia instaurato un profondo rapporto affettivo, stabile e duraturo.
Una persona single non può fare una richiesta diretta di adozione. Può, però, rendersi disponibile a un affido. In alcuni casi l’affido potrebbe diventare definitivo e trasformarsi in adozione, sempre che ne esistano i requisiti necessari.