La Gen Z ha scelto l’astinenza dall’alcol. Le nuove generazioni non amano molto consumare bevande alcoliche, ecco perché.
Mentre i Millennials sono amanti degli apertivi e risolvono tutto con un bel calice di Spritz o di Prosecco ecco che le nuove generazioni hanno deciso che la scelta migliore e rinunciarci.
I nati tra la fine degli anni Novanta e il 2012 hanno raggiunto, o stanno raggiungendo, l’età del loro ingresso vero e proprio negli ingranaggi della società. Se osserviamo i loro movimenti e ascoltiamo le loro parole, si può provare a farsi un’idea di come saranno nel futuro. A quanto pare molto diversi dalle vecchie generazioni.
Pare che il loro obbiettivo sia fare l’esatto opposto di quanto fatto dai predecessori. Questo comprende un nuovo trend che ha preso molti alla sprovvista. La Gen Z ha deciso di mettere da parte l’alcol, e sebbene sia positivo di per sé, la motivazione non è affatto incoraggiante.
Generazione Z e il trend del no all’alcol
Questa tendenza ha proprio un nome che viene dall’inglese, questo riassume il rapporto degli appartenenti alla Gen Z con l’alcol. Si definisce infatti “hangxiety”, una combinazione di “hangover” (i postumi della sbornia, con tutte quelle sensazioni poco piacevoli che la accompagnano) e “anxiety”, vale a dire “ansia”.
Il DailyMail ha riportato quanto scoperto dagli esperti che hanno parlato di quanto lo stress e l’ansia che investono i giovani Gen Z sono esacerbati dal terrore di essere ripresi mentre sono ubriachi. Insomma la paura più grande è che quello che fanno se si ubriacano possa essere pubblicato su TikTok, Instagram o Snapchat.
Questa è una delle spiegazioni dell’aumento di astemi tra i 18 e i 24 anni, che raggiunge numeri mai visti in altre generazioni. Il 21% degli under 25, infatti, ha affermato che non bevono, rispetto al 14% nel 2017, secondo i dati riportati dall’associazione benefica Drinkaware.
La rinuncia all’alcol conferma il futuro poco promettente
Può sembrare paradossale, ma non lo è. Justine Roberts, fondatrice e amministratrice delegata del forum Mumsnet, che si occupa di genitorialità e di discussioni tra mamme, papà e ragazzi, conferma questi dati e dichiara: «Dobbiamo tenere a mente che questa generazione è dovuta crescere nel mondo dei social e se ti ridicolizzi in qualche modo – cosa che probabilmente tutti noi abbiamo fatto con tanto alcol in corpo – c’è la possibilità di diventare virale».
In seguito a detto: «Per noi non era così, al massimo c’erano i nostri amici e conoscenti a ridacchiare. In più, credo che questa generazione sia molto più consapevole dell’importanza della salute e forse ha anche molte più attività a cui dedicarsi rispetto ad andare al bar».
La sensazione di “hangxiety” sembra essere prevalente nei giovani, infatti, più di un terzo dei ragazzi tra i 18 e i 34 anni la include tra i motivi principali per cui ha ridotto l’import di alcol. Dato che l’alcol è un calmante, emozioni quali stress e senso di colpa finiscono per raggiungere il picco non appena il suo effetto svanisce. Insomma ridurre o astenersi dall’alcol è una scelta che può essere senz’altro salutare, ma questa smania di pubblicare i fatti altrui con lo scopo di sminuire e ridurre l’autostima di altri individui è un fattore davvero allarmante.