Allarme ambiente, poiché su una spiaggia sono stati rinvenuti milioni di minuscoli pallini di plastica, lasciando intravedere effetti disastrosi di grande portata.
Le spiagge della Galizia, nel nord-ovest della Spagna, stanno attualmente affrontando una nuova emergenza: una marea bianca di piccole sfere di plastica, noti come pellet. Questo incidente, simile alle tragiche maree nere, è stato scoperto a metà di dicembre e ha suscitato preoccupazione tra le organizzazioni ambientaliste, che richiedono un intervento immediato delle autorità.
Milioni di pellet bianchi, noti anche come “nurdles”, si sono riversati sulle spiagge galiziane da un container caduto in mare al largo della costa del Portogallo. La nave coinvolta nel trasporto era noleggiata dalla rinomata azienda danese di trasporti, Maersk, mentre i pellet provenivano dall’azienda polacca Bedeko Europe. La stima dell’entità del disastro indica una fuoriuscita totale di 25.000 kg di microplastiche, minacciando di contaminare l’intera costa dalla regione dell’estuario di Vigo fino a tratti delle Asturie.
Le piccole sfere di plastica, utilizzate come materia prima nell’industria della plastica, rappresentano una grave minaccia per l’ambiente marino e la fauna selvatica. Le organizzazioni ambientaliste, insieme ai cittadini locali, si stanno attivamente impegnando nella pulizia delle spiagge, ma la rimozione completa di queste microplastiche è una sfida complessa. La dispersione delle particelle nella sabbia, nelle rocce e nell’acqua rende difficile la raccolta, e le maree e le piogge hanno ulteriormente complicato la situazione, mettendo a rischio l’ecosistema marino.
Solo il 5 gennaio, dopo giorni di polemiche tra l’esecutivo regionale e quello centrale, il governo della Galizia ha attivato un protocollo di emergenza per affrontare l’inquinamento marino causato da questo incidente. La decisione è giunta dopo le richieste d’intervento delle Asturie e della Cantabria, evidenziando la necessità di una risposta coordinata a livello nazionale per affrontare questa emergenza.
Il problema della plastica, in tutte le sue forme, rappresenta una minaccia significativa per gli ecosistemi marini e la salute umana. Gli incidenti come questo sottolineano l’urgenza di adottare misure regolamentari globali per ridurre la produzione e il rilascio accidentale di plastica nell’ambiente. Inoltre, è essenziale implementare protocolli di pulizia e rimozione in caso di incidenti, analogamente a quanto già in vigore per le fuoriuscite di petrolio.
La Commissione Europea sta valutando la regolamentazione del settore dei pellet di plastica, ma è fondamentale che tali iniziative comprendano anche il trasporto marittimo per affrontare efficacemente questa minaccia ambientale.
Il WWF Spagna sta monitorando attentamente la situazione e attende informazioni sulla composizione chimica dei materiali dispersi, che potrebbero avere gravi effetti sull’ambiente e sulla fauna marina. Questo incidente, insieme ad altri episodi simili a livello globale, evidenzia l’importanza di adottare un trattato globale sulla plastica, legalmente vincolante e con regole comuni in tutto il mondo, per ridurre drasticamente la produzione e prevenire ulteriori disastri ambientali.
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