Nuovo allarme per i rapimenti “digitali”: scopriamo il loro funzionamento, consigli pratici e le tattiche per mantenere la tua sicurezza online e offline.
L’inganno può colpire ovunque, sia nella vita di tutti i giorni che online. Il rischio del cyber rapimento è un fenomeno relativamente recente e sottile, e comprendere come difendersi è essenziale. Le recenti notizie evidenziano la vastità dell’azione di alcuni esperti informatici che, passando dalla professione al crimine, possono mettere a repentaglio la sicurezza delle vittime.
Allarme rapimenti digitali: di cosa si stratta
Un giovane cinese, Kai Zhuang, è stato l’ultima vittima di questa truffa. Le autorità lo hanno ritrovato in condizioni di grande spavento e ipotermia in una tenda nelle campagne dello Utah, negli Stati Uniti. I genitori hanno dovuto sborsare 80.000 dollari per riabbracciare il figlio, vittima del cyber rapimento.
Questo crimine è sempre più diffuso negli Stati Uniti, soprattutto tra gli studenti stranieri. Coinvolge il convincimento delle vittime ad isolarsi e a scattare selfie che simulano un rapimento. Tutto ciò avviene sotto controllo remoto, attraverso Skype e Facetime. La vittima e la sua famiglia vengono quindi minacciate di conseguenze fisiche se non pagano un riscatto.
Nel caso di Kai Zhuang, il luogo del sequestro è stato individuato a 40 chilometri da Riversdale, in una tenda priva di riscaldamento con risorse limitate. I rapitori lo controllavano attraverso una serie di telefoni, mentre la truffa dell’sms su PostePay avveniva anch’essa da remoto.
Come difendersi
Il cyber rapimento non è un fenomeno recente, avendo avuto i primi casi registrati nel 2013 in Messico e nel 2017 negli Stati Uniti. Comprendere il suo funzionamento è fondamentale per imparare a difendersi. I rapitori iniziano assicurandosi che i genitori della vittima possano pagare il riscatto. Dopo convincere la vittima a isolarsi e simulare un rapimento, inizia il ricatto alla famiglia.
Nonostante sembri coinvolgere fisicamente la vittima, i rapitori agiscono sempre da remoto. Anche il contatto con la famiglia avviene a distanza, con casi in cui la voce del prigioniero veniva riprodotta tramite intelligenza artificiale.
Per difendersi su social network, è essenziale evitare di condividere troppe informazioni personali, specialmente per i minori. Bisogna essere cauti nell’accettare richieste di amicizia da persone sconosciute. Nel caso in cui tali precauzioni risultino insufficienti e ci si trovi vittime di un cyber rapimento, è consigliabile non solo verificare attentamente la reale minaccia ma anche contattare immediatamente le forze dell’ordine per una risposta tempestiva e adeguata.