Fai molta attenzione alla truffa del contratto telefonico: se ricevi una chiamata, è fondamentale evitare di rispondere con un affermativo “sì” in quanto potrebbe essere sfruttato in modo fraudolento.
Con la conclusione del periodo di mercato regolamentato, assistiamo a un incremento dei casi di frode noti come la “truffa del sì”, soprattutto nel settore energetico. Le aziende del settore stanno attivamente cercando di stipulare nuovi contratti con il maggior numero di clienti possibile, sfruttando ogni mezzo disponibile. Il loro interesse si concentra su un vasto bacino di circa 15 milioni di utenti e microimprese che, fino ad ora, non hanno aderito alle tariffe del mercato libero.
Una delle tattiche più comuni utilizzate per raggiungere questo vasto pubblico è l’impiego di call center. Ma in questo contesto, è fondamentale prestare molta attenzione alle risposte fornite agli operatori.
La truffa del contratto telefonico: di cosa si tratta
La frode del “sì” al contratto non richiesto ha attirato l’attenzione a causa di numerosi casi in cui operatori hanno attivato contratti senza il consenso o la richiesta esplicita del cliente. Il modus operandi di questa truffa coinvolge chiamate dai call center in cui gli operatori pongono domande apparentemente innocenti, come ad esempio: “Salve, parlo con il signor Rossi?”. Queste conversazioni vengono registrate, e se il cliente risponde con un semplice “sì”, quella risposta viene estratta dal contesto originale e utilizzata per attivare un contratto di fornitura di energia senza il consenso effettivo dell’utente.
Per evitare di cadere in questa trappola, è essenziale resistere alla tentazione di rispondere con un “sì” a qualsiasi domanda posta da un operatore del call center. Questo piccolo gesto può prevenire l’uso improprio della risposta in contesti diversi da quello originale. Nel caso di truffa, dimostrare che hanno manipolato la propria voce può rivelarsi un compito difficile.
Come proteggersi
Per proteggersi da queste frodi e affrontare eventuali situazioni di frode, è consigliabile seguire alcune pratiche precauzionali. Evitare di fornire dati anagrafici, non divulgare i codici univoci per l’identificazione dell’impianto energetico elettrico o del gas, e rifiutarsi di comunicare il codice fiscale o l’IBAN via telefono, poiché sono dati sensibili da proteggere. Inoltre, iscriversi al Registro delle opposizioni può aggiungere un ulteriore strato di protezione contro potenziali truffe.
Se, tuttavia, si scopre di aver attivato un contratto non richiesto, il primo passo da compiere è inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno all’azienda erogatrice del servizio per disconoscere il contratto. Nel caso in cui ci si trovi vittime di una truffa, sarà necessario intraprendere azioni legali per dimostrare di essere stati raggirati e evitare il pagamento di somme indebite.