Contrordine sull’aggiornamento Isee 2024: il bonus potrebbe essere a rischio

L’Inps ha comunicato che la disposizione che esclude i titoli di Stato e i prodotti finanziari come i libretti postali dall’aggiornamento dell’Isee per il 2024 non è attualmente in vigore.

INPS Isee 2024
INPS Isee 2024 – lafuriaumana.it

Un serio problema si è presentato riguardo all’Isee, mettendo a repentaglio vari vantaggi sociali come l’Assegno unico e l’Assegno di inclusione. L’Inps ha annunciato una rettifica sulla disposizione della legge di Bilancio 2024 che escludeva dal calcolo dell’indicatore per il 2024 i Bot, i Btp e altri titoli di Stato, nonché prodotti finanziari come i libretti postali, fino a un massimo di 50mila euro. Secondo l’Ente, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) che avrebbe dovuto riformare il Regolamento dell’Isee non è ancora pronto, quindi la modifica non può essere applicata.

Aggiornamento Isee 2024

Come spesso accade con i decreti attuativi delle leggi di Bilancio, i tempi per l’adeguamento del Regolamento dell’Isee, rivisto l’ultima volta nel 2013, saranno lunghi. Il processo implica che i ministeri competenti redigano inizialmente il Dpcm coinvolgendo gli enti interessati. Successivamente, il Consiglio di Stato esaminerà il decreto, la Presidenza del Consiglio lo formalizzerà, e infine sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Questo ritardo avrà impatti sulla Dichiarazione sostitutiva unica del 2024, necessaria per l’aggiornamento dell’Isee, che a sua volta è fondamentale per calcolare vari servizi di welfare, come le tasse universitarie, la mensa scolastica, il bonus sui trasporti pubblici e anche i bonus direttamente erogati dall’Inps, come l’Assegno unico universale o l’Assegno di inclusione.

INPS Isee
INPS – lafuriaumana.it

L’Inps ha chiarito che, fino a quando le modifiche al regolamento non saranno apportate, sarà ancora necessario dichiarare il proprio patrimonio, incluso titoli di Stato e prodotti finanziari con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato, purché non superino i 50mila euro.

Questo dettaglio è significativo, soprattutto considerando che nel 2022, le famiglie italiane possedevano titoli di Stato per un ammontare di 212,7 miliardi di euro, secondo le Dichiarazioni unificate dell’anno in corso.

Vera Buonomo, segretaria confederale Uil, ha sottolineato che la norma sull’esclusione dei titoli di Stato dal calcolo dell’Isee crea ulteriori disparità tra chi ha bisogno di aiuti e chi no, mettendo sullo stesso piano famiglie che hanno risparmiato fino a 50 mila euro e quelle che faticano ad arrivare a fine mese. Ha evidenziato che sono pochi i dipendenti e i pensionati che hanno risparmi di questa entità.

L’opinione del ministero del Lavoro

Il ministero del Lavoro, rispondendo alla richiesta di parere dell’Inps, ha chiarito che l’entrata in vigore della disposizione che consente l’esclusione dei titoli di Stato dall’Isee non è immediata, essendo subordinata all’approvazione delle modifiche al regolamento che disciplina l’Isee.

Inps libretti postali
INPS – lafuriaumana.it

Nel frattempo, l’Inps ha specificato che, in attesa delle modifiche al regolamento, rimarrà invariata la disciplina dell’Isee relativa al patrimonio mobiliare. Quindi, nelle Dichiarazioni sostitutive uniche (Dsu) presentate a partire da gennaio 2024, rimane l’obbligo di indicare tutti i rapporti finanziari previsti dal Dpcm originario (159/2013) e posseduti al 31 dicembre 2022 dai membri del nucleo familiare.

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