Dichiarazione dei redditi: il trucco che pochi conoscono per recuperare 3000 euro

C’è un modo, in fase di dichiarazione dei redditi, per recuperare fino a 3000 euro. Vediamo insieme come fare, lo sanno in pochissimi.

Dichiarazione dei redditi
Dichiarazione dei redditi

Si avvicina il momento della dichiarazione dei redditi e molte persone sono timorose di dover pagare anziché ricevere. Ma c’è un metodo per recuperare fino a 3000 euro che in pochi conoscono, scopriamo di cosa si tratta.

Dichiarazione dei redditi e recupero del credito

La dichiarazione dei redditi è un documento che i contribuenti devono compilare e presentare all’Agenzia delle Entrate o all’ente fiscale competente del proprio Paese. Questo documento è utilizzato per comunicare i redditi percepiti durante un determinato periodo, solitamente un anno fiscale, e per calcolare l’ammontare delle imposte dovute.

Nella dichiarazione dei redditi vengono riportati tutti i redditi percepiti dal contribuente nell’anno di riferimento, inclusi quelli da lavoro dipendente, autonomo, da attività finanziarie, da affitti, etc. Viene inoltre indicato l’ammontare delle spese deducibili o detraibili, come ad esempio le spese mediche, l’affitto, i contributi previdenziali, le spese per l’istruzione, e altre, che possono ridurre l’ammontare complessivo del reddito imponibile.

Se le imposte trattenute durante l’anno tramite la ritenuta alla fonte sono superiori all’imposta effettivamente dovuta, il contribuente riceverà un rimborso. Se invece le imposte già trattenute sono inferiori all’imposta dovuta, il contribuente dovrà pagare la differenza.

Essere impiegati offre numerosi vantaggi, ma non solo: si pensi alla libertà potenziale che potrebbe derivare da un lavoro autonomo, per esempio. D’altra parte, lavorare per conto proprio comporta una serie di responsabilità pesanti che non riguardano i dipendenti.

Recuperare soldi in fase di dichiarazione
Recuperare soldi in fase di dichiarazione

Per i dipendenti ad esempio, è necessario presentare il modello 730 all’agenzia delle entrate, che consente anche di indicare le spese detraibili. Le persone più informate scelgono di compilare autonomamente il modello 730, disponibile da un po’ sul portale dell’Agenzia elle entrate: è importante però non trascurare le spese detraibili.

Le spese da detrarre

Ci sono numerose spese che possono essere detratte, come ad esempio, le spese mediche, che danno diritto a un rimborso da parte dello Stato.

Per le spese mediche, è prevista una detrazione del 19% sul totale, dopo una franchigia di 129,11 euro. Inoltre, c’è una detrazione per chi stipula un mutuo per acquistare la prima casa. Analogamente, è possibile detrarre parte dell’affitto per i nuclei familiari senza casa di proprietà.

Ad esempio, per gli affitti a canone libero, ci sono detrazioni fisse di 300 euro per redditi inferiori a 15.493,71 euro e di 150 euro per redditi compresi tra 15.493,71 euro e 30.987,41 euro; per gli affitti concordati a canoni inferiori al mercato, le detrazioni sono di 495,80 euro per redditi sotto i 15.493,71 euro e di 247,90 euro per redditi tra 15.493,71 euro e 30.987,41 euro. Inoltre, i giovani under 30 possono detrarre il 20% delle spese di affitto, fino a un massimo di 2.000 € l’anno.

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