In Italia è nato un vigilante vero. Un uomo munito di maschera che sta distruggendo tutti gli autovelox che incontra sul suo cammino.
È diventato il paladino mascherato che combatte contro gli autovelox. Da mesi questo vigilante protegge i trasgressori dell’alta velocità, difendendoli da multe, sanzioni. Sta addirittura spopolando sui social tanto da avergli dato un super nome, “Fleximan”. Non si conosce la sua identità ma da tempo recide i pali degli autovelox danneggiandoli e rendendoli così inattivi. Ora diversi lo stanno anche emulando. Ma può essere considerato un supereroe o un supercattivo? Vediamo insieme tutti i dettagli.
Fleximan il vigilante con due facce
Al momento si contano 12 apparecchi distrutti da Fleximan sulle strade ad alta velocità da maggio 2023. L’ultimo di una lunga serie è avvenuto il 21 gennaio, sulle strade del Veneto. Avrebbe divelto un palo sulla strada regionale 10 nel Comune di Carceri, in provincia di Padova.
Ancora non è certo contro cosa combatte, se per fama, se per essere stufo delle multe da pagare o per denunciare le esagerazioni comunali in merito. Una cosa è certa, ora ha un folto gruppo di sostenitori che lo difendono a sua volta, rivendicando questi atti come una rappresaglia contro il sistema. Addirittura i suoi “flexifans” si sono proposti di pagargli le spese legali qualora fosse arrestato. “L’eroe che non ci meritiamo, ma di cui abbiamo bisogno”, scrive per esempio un utente sotto una segnalazione di Welcome to favelas. Eppure non sembra essere davvero un paladino della giustizia, dato che recidendo questi autovelox, per quanto antipatici, darebbe modo a pirati della strada di farsi spazio. Oltre al fatto che è una violazione della legge fare danni a strumenti che appartengono ai comuni e allo Stato.
Il Nord Italia è sotto il mirino del vigilante
Queste rivendicazioni urbane sono diventate numerose e tutte incentrate in zone del nord Italia. Il primo episodio risale alla notte tra il 18 e il 19 maggio 2023 a Bosaro, al chilometro 51 della statale 16. Poi il 29 maggio, con l’autovelox sulla Regionale 482 Altopolesana, l’ex Statale Ostigliese, a Baruchella. D’estate Fleximan sarebbe tornato a colpire a Bosaro, dove tutto ebbe iniziato, danneggiando il 19 luglio l’autovelox appena reinstallato. E poi il 6 agosto è intervenuto sulla Provinciale 46 a Mazzorno Destro, a Taglio di Po. Dopodiché le sue tracce sono sparite fino allo scorso autunno. Infatti nella notte del 2 novembre è stato abbattuto di nuovo l’autovelox di Baruchella, divelto il 29 maggio. Da allora nessuna pausa, nemmeno sotto le feste. Fleximan il 25 dicembre si è ripresentato a Taglio di Po, per poi dirigersi a Garzara, a Corbola, lungo la Regionale 495, l’ex Statale di Codigoro. È stata poi la volta della Statale 309, al chilometro 71,760, nel tratto più meridionale del territorio comunale di Rosolina, poco distante dal ponte sul Po di Levante.
Dopo questa fila ininterrotta di danni il procuratore della Repubblica Marco Martani, a Treviso, ha ipotizzato qualche giorno fa la sussistenza del reato di apologia per chi istighi o sostenga nelle sue scorribande. Il reato che sta perpetrando si tratta secondo la Procura come “danneggiamento aggravato”. Un reato che, secondo l’art. 414, comma 3, del codice penale, è perseguibile con la reclusione da uno a cinque anni, se trattasi di istigazione a commettere delitti. Chissà se la pena aumentasse nel caso dovesse accadere un’incidente colposo, magari procurato davvero da un pirata della strada. Forse la scelta migliore resterebbe quello di seguire le regole per non favorire certi crimini.