Il Piano Mattei è legge, anche la Camera ha approvato: cosa cambierà per l’Italia

La proposta del Piano Mattei, dopo aver ottenuto il via libera dal Senato, ha ricevuto l’approvazione anche dalla Camera: vediamo cosa cambierà in Italia.

Piano Mattei
Piano Mattei – lafuriaumana.it

Dopo il via libera del Senato, anche la Camera dei Deputati ha votato a favore del decreto che stabilisce la gestione del Piano Mattei con 169 voti favorevoli, 119 contrari e 3 astenuti. Questo provvedimento, mirante a “stabilire un nuovo partenariato tra Italia e Stati del Continente africano”, è stato ufficialmente convertito in legge.

Piano Mattei: cosa prevede

Il Piano Mattei, dal punto di vista tecnico, è costituito da sette articoli in un decreto legge. Una delle misure di rilievo prevede la creazione di un Comitato di indirizzo, situato a Palazzo Chigi, presieduto dal Presidente del Consiglio e composto dal ministro degli Esteri (vicepresidente), altri ministri, il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Cassa depositi e prestiti e Sace.

Piano Mattei legge
Piano Mattei – lafuriaumana.it

Il coordinatore di questo organismo sarà scelto tra i membri della carriera diplomatica, potendo coinvolgere anche personale in pensione, tra cui Giampiero Massolo, Ettore Francesco Sequi e Luigi Mattiolo. Tra i compiti del Comitato di indirizzo vi è la promozione di “attività di incontro tra i rappresentanti della società civile, imprese e associazioni italiane e africane, al fine di facilitare le iniziative di collaborazione territoriale e la promozione di attività di sviluppo”.

Cosa cambierà per l’Italia

La roadmap italiana, lanciata da Giorgia Meloni durante la sua visita in Algeria un anno fa, si concentra sul “coordinamento” delle iniziative “pubbliche e private, anche finanziate o garantite dallo Stato, rivolte ai Paesi del Continente africano”. Essa si inserisce nella più ampia strategia italiana di tutela e promozione della sicurezza nazionale in tutte le sue dimensioni, inclusa quella economica, energetica, climatica, alimentare e del contrasto ai flussi migratori irregolari. Il testo definisce e elenca diversi ambiti di intervento:

  • cooperazione allo sviluppo;
  • prevenzione e contrasto dell’immigrazione irregolare.
  • promozione dell’occupazione;
  • sostegno all’imprenditoria, in particolare a quella giovanile e femminile;
  • valorizzazione e sviluppo del partenariato energetico, anche nell’ambito delle fonti rinnovabili;
  • ammodernamento e potenziamento delle infrastrutture, anche digitali;
  • tutela dell’ambiente e adattamento ai cambiamenti climatici;
  • approvvigionamento e sfruttamento sostenibile delle risorse naturali, incluse quelle idriche ed energetiche;
  • agricoltura e sicurezza alimentare;
  • salute;
  • ricerca e innovazione;
  • istruzione e formazione professionale;
  • promozione delle esportazioni e degli investimenti.
Giorgia Meloni e il piano Mattei
Giorgia Meloni – lafuriaumana.it

Sarà istituita una Struttura di missione a Palazzo Chigi con costi stimati di 235.077 euro nel 2023 e 2.820.903 euro nel 2024. La creazione e gestione dell’intera struttura del Piano Mattei costerà circa 2,1 milioni di euro, più 500mila euro per esperti esterni. Gli oneri totali della struttura di missione saranno di circa 2.643.949,28 euro annui a partire dal 2024. Nonostante la promessa di investire oltre tre miliardi di euro in Africa con il sostegno dell’Unione Europea, al momento sono stati stanziati poco più di tre milioni di euro, senza indicazioni di ulteriori spese nei documenti ufficiali.

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