Ritirate dal mercato le chewing gum di Chiara Ferragni: cosa è successo e quale impatto avrà questa decisione sulla reputazione dell’influencer e sulle dinamiche del suo brand?
Chiara Ferragni ha concluso un’altra partnership: le gomme da masticare Daygum con il marchio Ferragni sono state ritirate dai supermercati e dai bar. La società produttrice, Perfetti Van Melle, ha spiegato che il ritiro è dovuto a accordi preesistenti poiché il prodotto era una Limited Edition.
Decisione inattesa: ritiro delle chewing gum di Chiara Ferragni
La notizia è stata inizialmente diffusa da Selvaggia Lucarelli attraverso le Instagram Stories, mostrando una comunicazione interna di un supermercato Carrefour. Secondo tale comunicazione, la Perfetti Van Melle avrebbe chiesto di ritirare eventuali rimanenze delle gomme da masticare Daygum con il marchio Ferragni.
Il tempismo dell’evento potrebbe far pensare a una connessione tra il ritiro delle gomme da masticare e le recenti controversie dell’influencer. Chiara Ferragni è attualmente oggetto di tre indagini giudiziarie per truffa, legate ai casi pandoro Balocco, uovo di Pasqua Dolci Preziosi e bambola Trudi. Diversi brand, tra cui Coca Cola e Safilo, hanno già interrotto le collaborazioni con lei.
Riflessi sulla reputazione
La Cassazione dovrà decidere sui presunti casi di truffa, con la procura di Fossano che indaga sul caso del pandoro Balocco e l’Antitrust che ha già inflitto una multa di 1,1 milioni a due aziende legate all’influencer. La procura di Milano vorrebbe unire i tre casi in un’indagine unica, sostenendo la presenza di elementi comuni.
Ma sembra che la decisione di Perfetti Van Melle non sia correlata a questi eventi. Fanpage ha contattato l’azienda per chiarimenti e il brand ha spiegato che il ritiro era già previsto a partire dal novembre dell’anno scorso, in quanto il prodotto era una Limited Edition. L’azienda ha indicato la necessità di liberare spazio per lanciare nuove linee di prodotti.
Nel frattempo, il governo Meloni ha recentemente introdotto il ddl Beneficenza, un insieme di regole per influencer e aziende che disciplina il rapporto tra marketing e donazioni. Le sanzioni vanno da 5.000 a 50.000 euro, con la possibilità di sospendere le attività in caso di violazioni reiterate. I produttori devono riportare tutte le informazioni necessarie sulle confezioni, inclusa la somma destinata alla beneficenza se predeterminata. Aziende e influencer devono comunicare all’Antitrust le tempistiche delle attività promozionali e i dettagli sui profitti destinati alla beneficenza.
Chiara Ferragni ha accolto positivamente il ddl Beneficenza e ha commentato attraverso una nota stampa, esprimendo la sua soddisfazione per il riempimento rapido di un vuoto legislativo. Ha sottolineato l’importanza di disciplinare con chiarezza le attività di beneficenza legate alle iniziative commerciali, al fine di evitare errori e garantire trasparenza.