La truffa del dropshipping la conoscono in pochi ma bisogna fare attenzione: rubano solo i soldi e non consegnano: Come riconoscerla?
Negli ultimi dieci anni, con l’avvento del commercio online, è emersa una modalità di vendita chiamata “dropshipping”, che ha rivoluzionato il panorama del commercio elettronico. Nonostante sia una pratica legale, spesso utilizzata anche su piattaforme rinomate come Amazon ed eBay, il dropshipping può aprire la porta a ciò che viene definito come “truffa mascherata”.
Come funziona il dropshipping?
Il dropshipping è una forma di commercio in cui il venditore agisce come intermediario tra il produttore e il cliente, senza dover gestire un magazzino o acquistare in anticipo la merce. Il venditore si occupa della promozione e del marketing dei prodotti, raccogliendo gli ordini e inoltrandoli al produttore, che invia direttamente la merce al cliente.
Questa pratica è diventata popolare grazie alle piattaforme di vendita online e alla produzione economica proveniente dalla Cina e da altri paesi asiatici. Nonostante i bassi margini di guadagno, il dropshipping permette ai venditori di evitare costi di magazzino e anticipazioni di denaro.
Truffa del dropshipping: che cos’è?
Tuttavia, il basso margine di guadagno ha spinto alcuni venditori a sfruttare la situazione, vendendo prodotti di bassa qualità a prezzi elevati. Questa pratica ingannevole si basa sull’assenza di obbligo per i venditori di dichiarare se utilizzano il dropshipping o se possiedono un magazzino.
Spesso, i venditori truffaldini pubblicizzano prodotti di scarsa qualità, supportati da recensioni false e immagini non autentiche. I clienti, pagando cifre considerevoli, si aspettano prodotti di alta qualità ma rimangono delusi.
Il momento critico si verifica quando i clienti, insoddisfatti, richiedono il reso del prodotto. I venditori disonesti accettano il reso ma rifiutano di coprire le spese di spedizione, che spesso sono notevoli dato che la merce deve viaggiare da casa del cliente a magazzino (spesso in Cina). In questo modo, il cliente, pur avendo pagato un prodotto di bassa qualità, si trova a dover affrontare costi e scomodità per restituirlo.
Le procedure di reso su piattaforme come Amazon ed eBay sono standardizzate e automatizzate, ma il venditore truffaldino raramente offre il rimborso completo delle spese. I clienti si ritrovano impotenti e spesso rinunciano al reso, dando la vittoria al venditore che ha piazzato un prodotto di scarsa qualità a un prezzo sproporzionato.
Come proteggersi dalla truffa del dropshipping?
È difficile distinguere i venditori che praticano il dropshipping in modo lecito da quelli che agiscono in malafede. Tuttavia, alcune indicazioni possono aiutare a individuare chiaramente chi si ha di fronte. Un’eccessiva omogeneità nei prodotti offerti da venditori diversi, unita alla presenza di nomi differenti, potrebbe indicare che si tratta di prodotti provenienti da un’unica fabbrica asiatica e distribuiti in Europa da vari venditori.
Inoltre, un’analisi della pagina del venditore può rivelare la diversità estrema dei prodotti offerti. Se si vendono articoli molto diversi tra loro, appartenenti a categorie merceologiche disparate, è probabile che il venditore pratichi il dropshipping.