Ufficialmente è iniziata la corsa agli armamenti per la difesa. Come per tutti i Paesi della Nato, anche l’Italia sta rinforzando le forze amate.
Dopo l’ultima riunione della Nato e le dichiarazioni che sono state fatte da altri Paesi, c’era da aspettarselo che anche l’Italia si adeguasse. Sebbene al momento la possibilità di un coinvolgimento in guerra sia remota, comunque ogni Paese che fa parte della Nato si sta impegnando a investire sulle proprie forze militari.
Forze militari pronte per la fine di febbraio
Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, in Italia è stata fatta una riforma per il quale basterà un semplice decreto legislativo che riguarda l’utilizzo dei nostri militari. E il ministro Guido Crosetto sta insistendo perché si faccia una dotazione suppletiva. Si tratta di uomini e donne che formeranno una Riserva di circa 10.000 volontari. Secondo il decreto questi “volontari” non saranno direttamente impiegati nelle operazioni militari ma avranno un ruolo di supporto. Crosetto, vorrebbe dare quest’opportunità principalmente a ex militari o civili che volontariamente desiderano aderire all’iniziativa, sulla base di un modello che esiste già negli Stati Uniti, in Svizzera e in Israele.
Cos’è la Riserva Militare
In realtà la “Riserva militare” era già stata istituita nel 2002, quando fu sospesa la leva obbligatoria. Questo riguarda non solo l’Esercito ma anche Marina, Aeronautica e Carabinieri. Fino ad oggi però, non è mai stato necessario farlo presente. Ora sul sito ufficiale, invece, viene spiegato come si entra a far parte della Riserva selezionata dell’Esercito italiano, «per la sola categoria degli Ufficiali lo Stato maggiore dell’Esercito ha avviato il progetto Riserva Selezionata al fine di disporre di un bacino di personale in possesso di particolari professionalità di interesse non completamente disponibili».
Al momento gli ufficiali di complemento, che potrebbero essere arruolati volontariamente, devono possedere una laurea in alcune materie specifiche. Inoltre esiste un limiti di età per partecipare e si viene accettati dopo una valutazione che viene fatta frequentando la Scuola di applicazione di Torino. Questa è la stessa in cui finiscono il percorso di formazione degli ufficiali d’Accademia e dura 5 settimane in due moduli. Specifichiamo inoltre che questi ufficiali ricevono anche un breve addestramento militare. Questo perché è possibile essere impiegati in terreni di guerra, sebbene non con l’incarico diretto di combattere.