Il governo decide di riconsiderare il finanziamento destinato alle cure dei disturbi alimentari e annuncia un rifinanziamento. Vediamo quali nuove opportunità si apriranno con questo aggiornamento finanziario.
Il governo Meloni ha recentemente rivisto la sua posizione riguardo alla cura dei disturbi alimentari, in risposta alle critiche suscitate dai tagli al fondo. Tale situazione ha spinto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, a fare marcia indietro. Le polemiche hanno avuto un impatto significativo, portando a un rifinanziamento del fondo attraverso un emendamento al decreto Milleproroghe. Con l’aggiornamento successivo, ora i pazienti possono beneficiare di ulteriori prestazioni ambulatoriali in esenzione.
Questa decisione dell’esecutivo e del ministero della Salute giunge dopo giorni di proteste da parte delle associazioni. Che si erano mobilitate in seguito alla mancata rinnovazione dei fondi per la cura dei disturbi alimentari, una problematica che coinvolge circa 3 milioni di persone solo in Italia. L’iniziale mancanza di finanziamenti aveva sollevato preoccupazioni tra le famiglie, che temevano la chiusura dei centri di cura e il rischio di abbandono per i pazienti. Grazie alle pressioni di 40 associazioni di familiari, il governo ha cambiato rotta.
Le famiglie, esprimendo la loro inquietudine per l’assenza di rinnovo dei finanziamenti, avevano sottolineato il pericolo imminente di chiusura dei centri di cura e il rischio che i pazienti venissero trascurati. In risposta a tali preoccupazioni e alle lettere inviate al ministro Schillaci e alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, hanno deciso di prorogare gli stanziamenti, evitando così una manifestazione annunciata contro i tagli.
Durante un question time alla Camera, il ministro Schillaci ha spiegato che la legge di Bilancio 2022 aveva istituito un fondo da 15 milioni per il 2022 e 10 milioni per il 2023. Nonostante le Regioni avessero impegnato solo il 59% del finanziamento entro il 31 ottobre, il ministro ha deciso di stanziare ulteriori 10 milioni per il 2024, anticipando l’aggiornamento dei Lea previsto per il primo semestre 2024.
Questo nuovo finanziamento non solo preserva i centri di cura, ma offre anche maggiori prestazioni gratuite per i pazienti affetti da anoressia e bulimia. Con l’entrata in vigore del nuovo nomenclatore tariffario previsto per aprile, sono previste 16 nuove prestazioni di specialistica ambulatoriale e un’ulteriore proposta di aggiornamento dei Lea.
Il ministro Schillaci ha sottolineato che ciò garantirà una copertura finanziaria strutturale per tutte le prestazioni a beneficio dei pazienti con disturbi alimentari, evitando la necessità di un fondo straordinario temporaneo in futuro.
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