Gli esperti sono preoccupati, troppi fanno le ore piccole la notte. Quest’azione danneggia il corpo, ecco in che modo.
Se ami fare le ore piccole la notte, magari per guardare i tuoi film preferiti e le tue serie TV più amate, forse dovrai cambiare le abitudini. Un recente studio dell’Università della Cina meridionale ha scoperto che l’orario in cui ti metti a letto potrebbe influenzare la salute del tuo cuore. I ricercatori hanno anche scoperto che l’orario consigliato per un buono stato di salute cambia in base al fatto che tu sia uomo o donna.
I ricercatori autori dello studio, pubblicato sul sito web di Taylor & Francis, casa editrice britannica specializzata nella pubblicazione di libri e ricerche accademiche, hanno monitorato 14.536 adulti di tutte le età, sia uomini che donne, per capire quale fosse il legame tra le abitudini del sonno e la salute cardiaca. Quindi quale sarà l’orario migliore? Prima o dopo la mezzanotte? Scopriamolo insieme.
Stop alle ore piccole: l’orario perfetto esiste
Questo studio ha mostrato che gli uomini abituati ad andare a dormire alle 23.00 avevano il 32% delle probabilità in meno di sviluppare ipertensione rispetto a chi lo faceva prima o dopo quell’orario. “Il rischio di pressione alta era minimo negli uomini che si mettevano a letto alle 23.00, mentre per le donne l’orario migliore è entro la mezzanotte”. Questo è quanto pubblicato dai ricercatori.
Quali sono gli effetti di dormire a un orario sbagliato
Oramai sono davvero tanti gli studi che consigliano di non prendere l’abitudine di andare a dormire tardi. Questo perché le conseguenze sulla salute sono gravi, come in questo caso che ne risente il cuore e la circolazioni. Ad esempio uno studio pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology conferma di dover stare attenti. La ricerca condotto su 1.959 lavoratori, ha dimostrato come la combinazione tra insonnia, stress e un’ipertensione preesistente implicasse un maggior rischio di mortalità per problemi cardiaci.
Le conseguenze sono causate dalle abitudini di sonno. Sì è più a rischio quando si ha difficoltà nell’addormentarsi o di un sonno disturbato da frequenti risvegli. La Fondazione Umberto Veronesi consiglia di: “Suddividere le ore della giornata, per alternare le ore di sonno a quella della veglia. Importante è anche rilassarsi – a livello fisico e mentale – in avvicinamento alle ore di riposo. Nei casi più difficili può essere utile anche ridurre le ore di sonno per qualche giorno, in modo da poter avvertire la stanchezza e poter poi allungare i periodi di riposo“.