Il Consiglio per l’ortografia tedesca ritratta sulla parola “spaghetti”, sostenendo che l’h è obbligatoria. Addio alla scritta “spagetti”
Chi è stato in Germania e nei paesi dove la lingua tedesca è parlata lo sa. Basta entrare in un qualsiasi ristorante, magari anche italiano, leggere il menù e vedere scritto al posto di spaghetti “spagetti”. Secondo la loro usanza grammaticale era corretto scriverlo così e pronunciare comunque “spaghetti”. Ora però, sembra che vogliono ritrattare, dando ragione agli italiani su come andrebbe scritto. Ecco tutti i dettagli.
Spaghetti è più corretto di “spagetti”
Il Consiglio per l’ortografia tedesca ha stabilito che “Spagetti” senza “h” sparisce dalla lingua tedesca. È una delle novità contenute nell’elenco di nuove parole stilato dal Consiglio (Rat für deutsche Rechtschreibung), ratificato ora anche dalla giunta provinciale di Bolzano. In buona sostanza questo ente governativo si riunisce periodicamente stabilendo le regole moderne sull’ortografia della lingua tedesca. Da quest’anno ha ritrattato sostenendo che scrivere “spagetti”, sia nei menù dei ristoranti ma anche quotidianamente, è grammaticalmente scorretto. Una bella vittoria per la lingua italiana che vanta i natali del piatto.
Anche nelle regioni italiane si adotterà questo sistema
In alcune delle nostre regioni italiane, soprattutto quelle confinanti, si parla il tedesco come lingua madre insieme all’italiano. Anche in queste località dovrà essere adottata la stessa correzione. Il presidente Arno Kompatscher in Alto Adige, ha un proprio rappresentante nel Consiglio, come tutti i Paesi in cui si parla la lingua tedesca. Kompatscher spiega: “Questo organismo aggiorna la nomenclatura ufficiale dell’ortografia tedesca, ma anche delle parole. Un esempio, è ‘whatsappare’: adesso, in tedesco, ‘Whatsappen’ è diventato un nome che si può usare anche in un testo scolastico“.
Conclude dicendo “Allo stesso modo è stato tolto il termine ‘spagetti‘, perché fino a questa decisione, in tedesco erano possibili entrambe le forme, con la ‘h’ e senza. Ora, l’unico termine corretto, anche in tedesco, come in italiano, è ‘spaghetti’“.
Parole che vengono tradotte invece che valorizzarle
Diciamo la verità, questa non è l’unica parola contesa nel mondo. Spesso e volentieri non si dà credito alla provenienza di un termine dando valore a chi l’ha inventata. Ne è un esempio il computer, che in francese è stato tradotto forzatamente con la parola “ordinateur“. Oppure la mozzarella che ho avuto lo spiacevole privilegio di leggere su un menù straniero tradotto letteralmente “formaggio molle“. Insomma anche per quanto riguarda la lingua bisognerebbe dare a “Cesare quello che è di Cesare”. Come nel caso della Nutella, della Jeep e della parola “ok”.