La luna si sta rimpicciolendo e sta diminuendo la sua circonferenza. Ora ci sono molti terremoti sul satellite e l’uomo rischia sempre più.
Sulla luna sono stati installati dei sismografi dalle missioni Apollo della NASA. Grazie a questo oggi sappiamo che anche sul nostro satellite naturale ci sono terremoti e frane. I terremoti lunari, però, possono protrarsi per ore e raggiungere magnitudini tali da distruggere qualsisia cosa. Scopriamo insieme le conseguenze di questi fenomeni.
Sulla Luna non ci si potrà più andare
Uno studio condotto dai ricercatori dello Smithsonian Institute negli Stati Uniti ha infatti calcolato come la circonferenza lunare si sia ridotta di circa 45 metri negli ultimi centinaia di milioni di anni. Il raffreddamento del nucleo lunare porta la Luna a “raggrinzirsi” col tempo. A causa di questa contrazione, sulla Luna si manifestano fenomeni geologici, come pieghe e faglie, simili a quelli terrestri. Lo scontro tra parti della crosta lunare genera terremoti e frane di tale intensità tanto che le future missioni di esplorazione umana del nostro satellite saranno impossibili.
Dal nostro punto di vista non diremmo mai che Luna è in continuo movimento. Eppure anche il nostro satellite presenta un certo grado di attività che si manifesta soprattutto in attività di tipo sismico. Questa scoperta è stata fatta dopo le missioni Apollo della NASA. Grazie al quale i sismografi che furono montati dagli astronauti sulla superficie lunare hanno rilevato le attività su di essa.
L’unico satellite naturale della Terra
Analizzando i dati dei sismografi e quelli della sonda Lunar Reconnaissance Orbiter della NASA, gli scienziati hanno sviluppato dei modelli fisici che collegano i terremoti lunari alla formazione di creste e faglie sulla superficie del nostro satellite. Tra le cause dei terremoti lunari, c’è la formazione di crepe e faglie nella crosta lunare. Queste, come detto prima, sono dovute alla sua graduale contrazione causate dal raffreddamento del nucleo della Luna.
Per far capire in modo pratico potremmo paragonarla ad un acino d’uva liscio che si secca trasformandosi in uvetta. La crosta lunare si “accartoccia” a formare creste e faglie per accogliere il suo volume in diminuzione. I ricercatori hanno calcolato che la Luna ha ridotto la sua circonferenza di circa 45 metri in qualche centinaio di milioni di anni. Anche se la sua massa è al momento inalterata e di conseguenza anche l’effetto di marea che esercita sulla Terra.
Rischi per il futuro
Gli scienziati hanno collegato la formazione di un gruppo di faglie attorno al polo sud lunare. Il terremoto registrato è di magnitudo 5 della scala Richter. Sebbene per gli standard terrestri, la magnitudo non sia così elevata, la composizione lunare fa si che l’effetto di questo tipo di terremoti venga amplificato. Questo potrebbe essere un fattore molto rischioso per le future missioni di esplorazione umana della Luna. I terremoti lunari potrebbero infatti arrecare seri danni ad edifici ed attrezzature di eventuali insediamenti umani. Ciò rappresenta un dettaglio importante che la NASA dovrà tenere in considerazione per le future missioni Artemis.