Con l’introduzione del nuovo bonus, è ora possibile ottenere la detrazione IVA per una vasta gamma di prestazioni sanitarie; ecco come è possibile presentare la richiesta per beneficiare di questo vantaggio fiscale.
Il vantaggio fiscale legato alla chirurgia estetica consente di beneficiare dell’esenzione dall’IVA al momento del pagamento per determinati trattamenti e interventi. Inoltre, è possibile ottenere una detrazione dall’Irpef da dichiarare successivamente.
La detrazione fiscale per interventi di chirurgia estetica è simile a quella prevista per altre spese mediche. Nel modello 730, è possibile dedurre il 19% delle spese, fino a un massimo di 129,11 euro, per interventi estetici legati alla diagnosi, al ricovero e alla cura di specifiche patologie.
Il “Bonus chirurgia estetica” che potrebbe essere più accuratamente chiamato “Bonus chirurgia plastica,” è stato introdotto tramite il Decreto Anticipi convertito in legge. A partire dal 17 dicembre 2023, l’esenzione IVA è stata estesa anche a interventi finalizzati alla diagnosi, cura di patologie e risoluzione di problemi legati alla salute psicofisica. Ciò contribuisce a ridurre i costi di trattamenti che non solo ripristinano l’aspetto estetico ma anche il benessere psicofisico del paziente.
È importante notare che solo coloro che posseggono una certificazione medica possono beneficiare del Bonus chirurgia estetica e richiedere l’esenzione IVA. L’intervento deve mirare a ripristinare le condizioni di salute e la funzionalità del corpo alterate da problemi congeniti o traumatici, come incidenti stradali, sul lavoro, incendi, aggressioni o malattie oncologiche.
La risoluzione n. 71/2015 dell’Agenzia delle Entrate specifica che sono detraibili anche gli interventi chirurgici finalizzati al cambio di sesso, a determinate condizioni (metoidioplastica). Sia gli interventi con degenza ospedaliera che quelli ambulatoriali rientrano tra le spese detraibili, includendo anche le attività e i materiali direttamente correlati all’operazione.
In caso di più fatture, il Bonus può essere applicato sull’intero importo a condizione che la documentazione dimostri chiaramente un collegamento fra ciascuna fattura. Se l’intervento è stato eseguito su un figlio a carico, le spese sono suddivise tra i genitori.
Infine, è responsabilità del medico dimostrare l’esenzione IVA per le prestazioni di chirurgia estetica. Il medico deve ottenere il consenso del paziente per utilizzare la documentazione medica a fini fiscali, seguendo le linee guida della Corte di giustizia tributaria delle Marche. La documentazione deve essere attendibile, completa e non anonima, identificando chiaramente il tipo di intervento eseguito e le necessità terapeutiche coinvolte.
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