La qualità dell’aria pessima ha fatto scattare l’allerta da parte degli esperti. Entrano in vigori i divieti per contenere il disagio.
A partire da oggi, sono entrate in vigore le prime serie di misure anti-smog in nove delle dodici province lombarde, dove si è registrato per quattro giorni consecutivi uno sforamento dei livelli consentiti di PM10, una delle principali sostanze inquinanti responsabili dello smog atmosferico. Queste nove province includono Milano, Monza, Como, Bergamo, Brescia, Mantova, Cremona, Lodi e Pavia, mentre Lecco, Sondrio e Varese sono le uniche escluse da tali misure. L’aumento dell’inquinamento atmosferico ha superato le soglie limite stabilite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, evidenziando la necessità di azioni immediate per tutelare la qualità dell’aria e la salute pubblica.
Qualità dell’aria pessima in molte città italiane
Lo smog atmosferico, causato principalmente da particolato sospeso nell’aria come il PM10, è un problema ambientale e sanitario grave che si verifica quando le condizioni meteorologiche, come una bassa ventilazione e temperature stabili, favoriscono l’accumulo di inquinanti nell’atmosfera. Questo fenomeno è particolarmente evidente nelle aree urbane e industrializzate, dove le emissioni da traffico veicolare, attività industriali e riscaldamento domestico contribuiscono significativamente alla formazione dello smog.
Le misure introdotte includono restrizioni mirate a ridurre le fonti di inquinamento atmosferico, come il divieto di bruciare materiali combustibili all’aperto in tutti i comuni interessati e il controllo delle temperature all’interno delle abitazioni e dei locali commerciali, limitando l’uso di riscaldamento eccessivo che può aumentare le emissioni inquinanti. È stato inoltre imposto un divieto sull’uso di generatori a legna per il riscaldamento domestico, a meno che non siano classificati come di classe emissiva fino a 3 stelle compresa, garantendo un maggiore controllo sulle emissioni di particolato.
In aggiunta, è stata introdotta una limitazione della circolazione veicolare durante le ore diurne per i veicoli meno efficienti dal punto di vista delle emissioni inquinanti, come i veicoli Euro 0 e 1 di qualsiasi tipo di alimentazione e i veicoli Euro 2, 3 e 4 alimentati a gasolio. Queste restrizioni hanno lo scopo di ridurre le emissioni provenienti dal traffico veicolare, una delle principali fonti di inquinamento atmosferico nelle aree urbane.
Cosa c’è da sapere sulle restrizioni
Milano ha esteso ulteriormente queste restrizioni, includendo anche veicoli commerciali Euro 4 a gasolio, veicoli Euro 0 e 1 alimentati a GPL e metano, oltre a considerare un’estensione delle restrizioni anche nei fine settimana, al fine di affrontare in modo efficace il problema dello smog.
Le restrizioni si applicano a tutti i comuni con una popolazione superiore a 30.000 abitanti e a quelli che hanno volontariamente aderito al protocollo, garantendo un’azione coordinata per affrontare l’inquinamento atmosferico. Inoltre, sono previste sanzioni per coloro che violano le restrizioni, al fine di garantire il rispetto delle misure anti-smog e proteggere la salute pubblica dalla minaccia dello smog atmosferico.