Le spese condominiali sono oneri obbligatori per tutti i condomini. Esistono dei casi in cui è possibile richiedere un esonero, scopriamo insieme quali sono.
Versare le spese condominiali è un obbligo per tutti coloro che vi abitano, rispettando i termini fissati dall’amministratore. La legge, però, stabilisce alcune circostanze in cui il condomino può evitare di versare le quote.
L’assemblea avrà il compito di deliberare per l’esonero al pagamento, in presenza delle condizioni previste dalla normativa. Il pagamento delle spese condominiali viene stabilito da una ripartizione su scala millesimale. Quindi l’importo non è diviso in parti uguali tra i condomini, ma viene è calcolato in proporzione al valore della proprietà di ognuno. Come detto prima, esistono dei casi eccezionali, dove il condomino può richiedere l’esenzione, vediamo quali.
Quando la quota condominiale può non essere pagata
La legge prevede che in alcuni casi eccezionali le spese possono essere sospese. Questo consente all’assemblea di condominio di concedere l’esonero al versamento delle quote in presenza di determinate condizioni:
- se un condomino è in difficoltà economica può non versare le spese condominiali
- l’esonero a pagamento delle quote condominiali è ammesso, anche quando il motivo per il quale si sta procedendo al pagamento è utilizzato solo da una parte dei condomini
- è possibile beneficiare dell’esonero al pagamento delle spese condominiali anche quando queste vengono considerate troppo onerose rispetto al beneficio apportato all’intero condominio.
Se uno o più condomini rientrano in una di queste situazioni dovrà effettuare una richiesta formale rivolta all’amministrazione condominiale. Essa, insieme all’assemblea di consiglio valuteranno caso per caso se la richiesta può essere accettata. In caso affermativo il condomino avrà diritto all’esenzione. In caso contrario, dovrà comunque, in qualche modo provvedere alle spese come stabilito dall’assemblea e nei tempi fissati dall’amministrazione.
Le spese condominiali sono o non sono obbligatorie
Come già accennato prima, a meno che non vengano cambiate le disposizioni dall’assemblea, le spese condominiali, sia ordinarie che straordinarie, devono essere ripartite in base ad una scala millesimale. Queste sono obbligatorie. La ripartizione viene suddivisa da una tabella che permette di individuare le quote dei singoli condomini prendendo in considerazione il valore della loro proprietà.
Comunque i condomini hanno, se vogliono, la possibilità di optare per una ripartizione in quote uguali. In questo caso tutti i condomini dovranno essere d’accordo all’unanimità e che la decisione venga deliberata in un’assemblea ufficiale. È poi sarà necessario procedere alla sottoscrizione di un atto notarile, che certifica questa importante variazione nella ripartizione delle quote.