Chi abita in Lombardia lo sa, è sempre più invivibile stare qui. Il costo della vita è esagerato e la criminalità aumenta a dismisura.
Negli ultimi anni la regione che avrebbe dovuto dare lavoro e benessere sta diventando un posto solo per l’élite che si possono permettere una vita lussuosa, forse. Insomma vivere in Lombardia è sempre più difficile, la vita è troppo cara e molti iniziano ad essere disperati. Vediamo insieme tutti i dettagli di una regione che delude sempre di più.
Lombardia, la Nottingham italiana
Lo scenario è molto simile a quello descritto nelle leggende di Robin Hood, i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. I ricchi devono stare attenti comunque perché a diventare poveri è un attimo. Insomma manca davvero un Robin Hood e la leggenda si trasformerà in realtà in un attimo. Chi vive in Lombardia può descrivere bene quanto sta succedendo. L’inflazione è galoppante, gli affitti sono alle stelle e i prezzi delle case inavvicinabili per le giovani coppie, senza parlare dei single costretti a vivere ancora dai genitori e i pensionati che continuano a rubare nei supermercati. Una situazione fuori controllo che si sta facendo sentire non solo a Milano ma in tutta Lombardia. Sono sempre di più coloro che non riescono a reggere il costo della vita che qui, più che in altre regioni d’Italia, è diventato per molti insostenibile.
Lo conferma i dati provenienti dalla Camera Arbitrale di Milano, società della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, che attualmente gestisce le domande di crisi da sovraindebitamento per le aree territoriali di Como-Lecco, Cremona, Milano, Monza, Brianza, Lodi, Pavia, Varese, Busto Arsizio, con il servizio OCC (Organismo per la gestione delle crisi da sovraindebitamento e per la liquidazione controllata) nato nel 2017.
Il sovraindebitamento è in costante aumento in diverse province della Lombardia, infatti sono cresciute in un anno del 44% le richieste d’aiuto da parte di piccole imprese, ex imprenditori, cittadini eccessivamente indebitati e in squilibrio economico e finanziario. Nel 2023 sono state, infatti, depositate 278 istanze, +69% rispetto alle 193 nell’anno precedente.
Sovraindebitamento da parte dei consumatori e delle imprese
Il 53% di chi ha presentato la domanda è un consumatore (in totale nel 2023 sono state depositate 148 domande da parte dei consumatori); nel 47% dei casi si tratta di richieste d’aiuto da parte di imprese, ex imprenditori e ditte individuali . Rispetto al 2022, è stata registrata una crescita netta, pari al 78%, delle istanze presentate dai consumatori.
In base ai dati raccolti in CAM nel 2023, Milano con 72 domande depositate rappresenta l’area territoriale che fa più ricorso al servizio di gestione delle crisi da sovraindebitamento, concentra infatti il 26% del totale delle domande depositate. Monza con 58 domande depositate detiene il 21% del totale; Como con 26 domande depositate rappresenta il 9%, Pavia con 24 domande rappresenta il 9%, Lecco con 23 domande rappresenta l’8%, Varese con 23 domande rappresenta l’8%, Busto Arsizio con 23 domande rappresenta l’8%, Lodi con 16 domande rappresenta il 6 %, Cremona con 13 domande rappresenta il 5%.