C’è una causale universale del bonifico tra privati. Questa è utile per bloccare i controlli e svolgere tutto il processo regolarmente.
Il bonifico bancario si configura come uno dei mezzi di pagamento più utilizzati e convenienti, consentendo il trasferimento diretto dei fondi sul conto corrente e fungendo da prova tangibile dell’avvenuto pagamento. Questa modalità di trasferimento richiede, tra le varie informazioni da fornire, l’inserimento di una causale, elemento cruciale che conferisce ufficialità e tracciabilità all’operazione. Ma quale dovrebbe essere questa causale universale che garantisce la tranquillità nell’ambito dei controlli fiscali e giuridici?
Causale universale per bonifici tra privati: qual è?
In generale, la causale è fondamentale per giustificare la natura e lo scopo del bonifico effettuato, assumendo un ruolo determinante soprattutto in situazioni di verifica da parte delle autorità competenti o nel risolvere eventuali controversie. Sebbene non sia obbligatoria per legge, includere una causale adeguata è altamente consigliabile per garantire la validità e la legittimità dell’operazione di trasferimento di denaro.
Ma come scegliere la causale più adatta in base alla natura del bonifico effettuato? Nel caso di transazioni tra privati, come prestiti tra amici o parenti, è importante indicare chiaramente la natura del prestito e renderlo “infruttifero” per evitare possibili complicazioni fiscali legate alla dichiarazione dei redditi derivanti dagli interessi. Ad esempio, specificare nella causale “Prestito infruttifero per [nome del prestatore]” può essere un’ottima soluzione per fornire chiarezza e trasparenza alla transazione.
Per i doni o le donazioni di denaro è sufficiente indicare nella causale che si tratta proprio di un “regalo”, specificando anche il nome del donatore. Questo semplifica notevolmente eventuali controlli o verifiche, eliminando ogni possibile ambiguità sulla natura della transazione.
Nel caso di pagamenti rateali previsti da un contratto, la causale dovrebbe riflettere la natura del pagamento e la sua relazione con il contratto stesso. Ad esempio, specificare “Pagamento scadenza come da contratto del [data]” può essere un’opzione appropriata per evidenziare la corrispondenza tra la transazione e gli accordi contrattuali precedentemente stabiliti.
Trasferimento di denaro e onorario
Quando si tratta di trasferimenti di denaro tra conti correnti di proprietà dello stesso individuo, la causale può essere semplicemente “Giroconto”, indicando in maniera chiara e concisa la natura dell’operazione.
Per quanto riguarda il pagamento di onorari professionali, come quelli degli avvocati o di altri professionisti, è consigliabile specificare nella causale la natura del pagamento e il riferimento alla fattura corrispondente. Ad esempio, indicare “Saldo onorario vs. Fattura n. [numero] del [data]” può facilitare la tracciabilità e la comprensione della transazione da parte delle autorità competenti.
In occasione di eventi speciali come matrimoni, è sufficiente utilizzare una causale diretta e inequivocabile come “Regalo per matrimonio”, evidenziando la natura festosa e non commerciale della transazione.
È importante sottolineare che, sebbene la causale non sia obbligatoria, la sua presenza può ridurre significativamente il rischio di controlli o indagini fiscali, fornendo un’adeguata documentazione e spiegazioni sulla finalità del bonifico. In assenza di una causale, potrebbero sorgere sospetti o ambiguità sulle transazioni finanziarie, potenzialmente generando complicazioni future.