Come scegliere l’olio migliore per friggere? La risposta non è come pensi

Se pensi che qualsiasi cosa fritta sia buona ti sbagli. Esiste un olio migliore per friggere rispetto ad altri, ecco come fare la scelta giusta.

olio migliore per friggere
olio migliore per friggere – lafuriaumana.it

 

I cibi fritti piacciono a tutti, se solo pensiamo alle patatine, al fritto misto, alle crocchette di patate, ai fiori di zucca in pastella e potrei continuare all’infinto. Eppure non tutti i fritti sono davvero buoni. Chiaramente i cibi fritti vanno dosati in una dieta equilibrata, ma almeno quella volta che li mangiamo sarebbe l’ideale fossero fatti a doc. Vediamo insieme come scegliere l’olio migliore per friggere.

L’olio migliore per friggere, ecco come sceglierlo

Scegliere l’olio migliore per friggere ti permette di preparare una frittura buona e, allo stesso tempo, salutare. La caratteristica, che fa la differenza è il cosiddetto punto di fumo, cioè la temperatura alla quale un olio si brucia.

Puoi riconoscere il punto di fumo come la temperatura alla quale l’olio inizia a fumare. Questi non va superato e il motivo è che l’olio si degradi e che al suo interno si formino sostanze che, assunte con la tua frittura rappresentando un vero e proprio pericolo per la tua salute. Come ad esempio le aldeidi che sono considerate cancerogene.

punto di fumo
punto di fumo – lafuriumana.it

 

Di seguito troverai alcuni suggerimenti pratici:

  • Gli oli raffinati sono una scelta migliore, perché resistono meglio alle alte temperature;
  • l’olio di oliva raffinato è più stabile rispetto ad altri oli raffinati e l’olio di oliva extravergine è ricco di antiossidanti che lo rendono stabile alle alte temperature. Il suo punto di fumo, però, può ridursi sensibilmente, perciò potrebbe non essere la scelta migliore per friggere;
  • grassi monoinsaturi e polinsaturi (tipici di molti oli vegetali) sono una scelta migliore dei grassi saturi, perché più salutari (sono associati, per esempio, a un minor rischio cardiovascolare);
  • non tutti gli oli contengono gli stessi grassi insaturi: l’olio di oliva e quello di arachidi sono ricchi di monoinsaturi, mentre quello di girasole di omega-6. Questi ultimi sono grassi essenziali che spesso assumiamo in eccesso. Questo fa aumentare il rapporto tra grassi omega 6 e grassi omega 3 e favorendo, così, l’infiammazione e altri fenomeni che possono aumentare i rischi per la nostra salute (per esempio fenomeni trombotici).

Attenzione all’olio di girasole

Dopo questa analisi possiamo dire che la scelta migliore ricade su l’olio di oliva raffinato oppure l’olio di arachidi raffinato. L’olio di girasole raffinato è una scelta decisamente meno buona. Infatti, anche se il suo punto di fumo è analogo a quello dell’olio di arachidi c’è da dire che contiene dosi elevate di omega 6, che non dovresti assumere in eccesso. Inoltre scaldato produce quantità di aldeidi superiori a molti altri oli.

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