Quando il telefono squilla, spesso cadiamo in una trappola comune che potrebbe portare a una frode: diciamo “sì”. Cosa comporta e come evitarlo.
Questa semplice parola, pronunciata all’inizio di molte conversazioni telefoniche, potrebbe essere dannosa, come avverte Adam Gordon, un esperto di formazione presso ITProTV. Gordon, noto per i suoi corsi di informatica per grandi aziende e organizzazioni governative, sostiene che l’abitudine di iniziare le conversazioni con un semplice “sì?” dovrebbe essere evitata.
La parola che non devi mai dire al telefono
Secondo Gordon, nell’epoca delle tecniche di manipolazione audio avanzate, pronunciare questa parola comporta rischi significativi. Ha citato un caso negli Stati Uniti in cui truffatori hanno registrato la parola “sì” pronunciata casualmente da diverse persone per poi addebitare loro costi relativi a beni e servizi indesiderati. Sebbene le truffe telefoniche siano meno comuni in Europa, non è difficile immaginare un simile scenario anche in Italia e nei Paesi europei. La parola “sì”, inserita in un contesto specifico, potrebbe essere utilizzata per ottenere un falso consenso al marketing, ad esempio.
Gordon prevede che le frodi telefoniche si evolveranno in truffe più sofisticate e diffuse nei prossimi anni. Con la diffusione della tecnologia digitale, un video di una persona che dice “sì” potrebbe essere utilizzato per scopi fraudolenti, consentendo l’accesso a profili privati, la modifica di dati e altro ancora.
L’intelligenza artificiale giocherà un ruolo cruciale in questo settore, secondo Gordon. I chatbot, sempre più avanzati, possono mimetizzarsi da esseri umani e imitare i comportamenti umani quasi in tempo reale.
Un’altra preoccupazione riguarda il “furto vocale“, in cui un criminale utilizza l’IA per imitare la voce di una persona conosciuta, come un parente, per truffare la vittima. Anche se la clonazione della voce in tempo reale è attualmente impegnativa dal punto di vista computazionale, Gordon avverte che la manipolazione delle conversazioni rappresenta comunque una minaccia.
Come evitare la truffa
Il consiglio di Gordon è chiaro: non rispondere ai numeri sconosciuti. Se non si sta aspettando una chiamata particolare da un numero privato, è meglio evitare di rispondere. Lo spoofing dell’identità, una tecnica che fa sembrare che il chiamante sia conosciuto, potrebbe essere utilizzato per ingannare la vittima, ma è difficile confermarlo fino a quando non si risponde alla chiamata. È importante essere consapevoli dei rischi associati alle chiamate telefoniche e prendere misure per proteggersi dalle truffe. Evitare di dire “sì” e non rispondere a numeri sconosciuti sono due semplici modi per proteggere se stessi dalla frode telefonica.