Lo si pensa da sempre, tenere le app aperte in in background consuma la batteria. Cosa c’è di vero in questa opinione popolare?
Da che esistono gli smartphone e scarichiamo app, l’azione che ci preoccupiamo di fare spesso durante la giornata è di chiudere le app rimaste aperte nel background. Con il principale scopo di non far scaricare la batteria del proprio telefonino. Quanto c’è di vero in quest’azione abituale? Assolutamente nulla. Scopriamo insieme cosa fa scaricare la batteria e cosa no.
Che sia un sistema Android (il sistema operativo mobile di Google) o su iOS (il sistema operativo mobile di Apple per iPhone), non ha importanza. La risposta è uguale per entrambi, chiudere le app lasciate in background è un’operazione non necessaria e non incide sui consumi della batteria. Anzi, in realtà quet’azione produce l’effetto contrario.
Chiudere le app in continuazione peggiora le prestazioni dello smartphone, questo perché il cellulare dovrà lavorare doppiamente. Il sistema operativo, infatti, dovrà andare a fare uno sforzo nettamente superiore nell’andare a riaprirle rispetto a quando queste risultano già pronte all’uso, ovvero in background.
A sostenere questa tesi sono proprio tutti gli esperti del settore che hanno ruoli chiave nello sviluppo dei sistemi operativi in questione. Uno di questi è Craig Federighi, Vice Presidente Senior del Reparto Ingegneria del Software di Apple. Addirittura già nel 2016 sostenne questa ipotesi in risposta a un utente. Quest’ultimo in un’e-mail chiedeva proprio delucidazioni in merito alla necessità di chiudere o meno le app per non incidere negativamente sull’autonomia del dispositivo. Rispondendo il dirigente Apple scrisse un secco «No and No».
I moderni sistemi operativi mobile vanno a gestire la batteria e la memoria volatile (RAM) del dispositivo in modo intelligente ed efficiente. Bilanciano, infatti, i consumi e le prestazioni senza che l’utente debba preoccuparsi di quali app chiudere “manualmente”.
Google ed Apple sulle rispettive pagine d’assistenza hanno indicato l’unico caso in cui risulta davvero necessario riavviare un’applicazione. Quando questa smette di funzionare correttamente. Se l’app presenta dei rallentamenti, oppure se il touchscreen non risponde più ai comandi, quello potrebbe effettivamente essere il momento di riavviarla.
In casi “estremi”, se proprio l’app si ostina a non funzionare, potrebbe essere necessario un riavvio del dispositivo. Se anche spegnendo e riaccendendo il telefonino il problema persiste, allora potrebbe anche essere necessario disinstallare e reinstallare l’app.
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