L’Isis è tornata con nuovi attacchi ed è decisa più che mai a sconvolgere il mondo. Ecco i nuovi attentati e cosa si rischia adesso.
Dopo la pandemia, le guerre che aumentano anche l’Isis va ad aggiungersi al caos sconvolgendo ancora di più il mondo. Nell’ultimo attentato sono 137 le persone morte. L’attacco è avvenuto a Crocus City Hall di Mosca ma il numero delle vittime nella strage della capitale russa è in costante aumento, così come quello dei feriti, arrivato a quota 180. Resta altissima la tensione a livello internazionale. l’Isis è tornato a rivendicare l’attentato, mentre vengono diffuse immagini di presunte torture delle forze dell’ordine russe sugli attentatori. Vediamo questo cosa comporterà a livello mondiale.
L’Isis è tornata ed è partita dalla Russia
Nonostante la doppia rivendicazione dell’Isis, la Russia e Vladimir Putin insistono nell’accusare l’Ucraina. Il timore è che sia l’inizio di un’ulteriore escalation. Tanto che il Ministro degli Esteri britannico Jeremy Hunt che, durante un’intervista, ha accusato Mosca di stare creando una “cortina fumogena di propaganda” per intensificare le operazioni in Ucraina. Insomma a quanto pare a Putin non importa se l’Isis è entrata in Russia, basta usarla come scusa per dare la colpa agli Stati Occidentali.
Eppure l’Isis ha pubblicato un nuovo video Isis rivendicando gli attentati. Nelle immagini, diffuse dall’agenzia di stampa Amaq, si vedono gli uomini armati che si filmano mentre danno la caccia agli spettatori attraverso l’atrio della sala concerti. Ad un certo punto, uno degli uomini armati dice a un altro di “ucciderli e non avere pietà“. Sui social sono stati pubblicati video di torture dei sospettati. Incurante di tutto la Russia ha attaccato l’Ucraina con 14 bombardieri strategici Tu-95MS.
Nelle scorse ore un centro commerciale a San Pietroburgo è stato evacuato dopo che un uomo ha telefonato alla polizia dicendo di aver messo una bomba nei locali. L’uomo è stato fermato dagli agenti, secondo quanto riferisce la testata locale Fontanka e il centro commerciale, il London Mall, è stato ispezionato dalla polizia.
Gli Stati Uniti preoccupati per quanto sta accadendo
Gli Usa ribadiscono che le responsabilità dell’attacco nella capitale russa sono da attribuire soltanto all’Isis. Dal fronte russo invece continuano a negare. La preoccupazione mondiale ora è che l’escalation sia appena iniziata. Intervistato da Repubblica Mykhailo Podolyak, consigliere di Zelensky, ha negato ovviamente qualsiasi responsabilità nell’attentato in Russia: “Lo dico e lo ripeto, l’Ucraina non ha niente a che fare con l’attacco. Putin sta seguendo una precisa strategia”.
In Russia proclamata la giornata nazionale di lutto, come voluto dal presidente Vladimir Putin per onorare i morti e i feriti dell’attacco terroristico. Il bilancio aggiornato della strage è di 180 morti e 152 feriti. Bandiere a mezz’asta, molti eventi cancellati mentre le tv hanno aggiornato i propri palinsesti. Bandiere a mezz’asta sono esposte anche nelle ambasciate del Regno Unito e degli Usa a Mosca.