Long Covid, dopo anni gli esperti rivelano la verità sui sintomi di lunga durata. Ecco cosa c’è da sapere.
La verità sui sintomi a lungo termine del Covid finalmente emerge, un anno dopo che l’OMS ha dichiarato la fine della pandemia, una catastrofe globale che ha lasciato un bilancio di oltre 7 milioni di vite spezzate e che continua a mietere circa 40 vite a settimana nel nostro paese. Nonostante ciò, la scienza è ancora alle prese con il mistero degli effetti persistenti di questo virus.
Long Covid, cosa dobbiamo sapere
In Italia e nel resto del mondo, il fenomeno del cosiddetto Long Covid sta diventando sempre più diffuso. Si tratta di una sindrome che colpisce coloro che hanno superato l’infezione da SARS-CoV-2, lasciando dietro di sé una serie di problemi persistenti. Secondo l’OMS, circa il 6% delle persone colpite da Covid ora sperimenta sintomi post-infettivi, un dato significativo se si considera il numero enorme di casi registrati in tutto il mondo dall’inizio della pandemia nel 2020.
Gli scienziati però, non hanno ancora raggiunto una conclusione definitiva sul Long Covid. Tuttavia, uno studio recentemente pubblicato su Nature Neuroscience ha cercato di fare chiarezza su uno dei sintomi post-infettivi più comuni e debilitanti: la nebbia cerebrale.
Secondo questo studio, le persone che soffrono di nebbia cerebrale dopo il Covid mostrano danni ai vasi sanguigni nel cervello, che possono influenzare diverse funzioni cognitive come il linguaggio, la memoria, l’umore e persino la vista. Questo è causato dalla compromissione della barriera ematoencefalica provocata dal Covid.
La barriera ematoencefalica è una struttura essenziale che protegge il tessuto cerebrale, isolandolo e garantendo così il corretto funzionamento del cervello e la sua protezione ottimale. Il suo doppio strato lipidico permette a certe molecole di passare liberamente, mentre impedisce ad altre di farlo, assicurando che il cervello sia adeguatamente protetto e nutrito.
Cosa ha causato esattamente il Covid ad alcuni pazienti
In alcuni casi, sembra che il Covid abbia compromesso questa delicata barriera cerebrale. L’infezione ha causato perdite nella sua struttura, generando così la nebbia cerebrale che può portare a rallentamenti cognitivi e difficoltà di memoria. Secondo i ricercatori, i sintomi della nebbia cerebrale sono simili a quelli osservati in seguito a una commozione cerebrale. Tuttavia, è chiaro che sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno le conseguenze a lungo termine del Long Covid.