Le multe prese per l’autovelox porteranno a un cambiamento sostanziale nella modalità di notifica, poiché i verbali che giungeranno al domicilio degli automobilisti non seguiranno più il consueto formato.
Le sanzioni comminate attraverso i dispositivi di controllo della velocità, noti come autovelox, verranno ancora notificate agli automobilisti, ma senza l’allegato delle fotografie dei veicoli. Dopo quattordici anni di attesa, il decreto interministeriale relativo agli strumenti di rilevazione delle violazioni stradali è finalmente completo e ha ricevuto il via libera dal Garante della Privacy, in seguito a negoziati con il Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, che ha proposto restrizioni più rigide sul loro utilizzo.
Multe prese per l’autovelox: cosa cambierà
In passato, le multe rilevate dagli autovelox includevano fotografie inviate al domicilio del proprietario del veicolo, fungendo da prova per le violazioni al codice della strada. Questa prassi cambierà: le immagini saranno conservate dalle autorità competenti e saranno accessibili agli automobilisti solo su richiesta, ad esempio in caso di ricorso al Giudice di Pace o al Prefetto. Ma si garantirà che terze parti e targhe di altri veicoli coinvolti siano oscurate o rese irriconoscibili.
Il Garante ha approvato anche le rilevazioni frontali dei veicoli tramite autovelox, con la condizione che siano adottate misure automatiche per oscurare i volti delle persone a bordo. Inoltre, i dispositivi di ripresa memorizzeranno le immagini solo in caso di violazione, come stabilito dal Garante. Il decreto definisce anche i periodi di conservazione delle immagini e dei video acquisiti dagli organi di polizia stradale autorizzati a emettere sanzioni, seguendo le disposizioni del Titolo VI del Nuovo Codice della Strada.
La regolamentazione degli autovelox non si limita all’eliminazione delle fotografie inviate a casa. Secondo le bozze del nuovo decreto dei ministri delle Infrastrutture e dell’Interno, questi strumenti non potranno essere posizionati a meno di un chilometro dai centri abitati o in zone con limite di velocità di 50 km/h. Inoltre, non saranno installati su tratti extraurbani con limiti di velocità ridotti di almeno 20 km/h rispetto alla norma.
Potrebbe spettare alle Prefetture indicare i tratti stradali idonei per il posizionamento degli autovelox, mirando a garantire la sicurezza stradale e la fluidità del traffico. L’obiettivo è evitare di emettere più di una multa sullo stesso tratto di strada entro un breve periodo di tempo.
Cosa dice Matteo Salvini
Matteo Salvini ha accolto con favore le nuove disposizioni, evidenziando che gli autovelox non devono diventare “trappole del Far West stradale per fare cassa”. Ha sottolineato l’importanza di preservare vite attraverso la prevenzione e i controlli, mentre ha criticato l’eccessivo utilizzo di autovelox su strade a doppia corsia, considerati fonte di anarchia e tassazione ingiusta degli automobilisti.