Restituzione della pensione all’INPS per questi pensionati. Un vero inferno perché devono ridare tutto indietro.
Il 2024 si è rivelato un anno ricco di novità per il mondo delle pensioni e i relativi cambiamenti. Tra le notizie positive spicca l’aumento dell’assegno riportato nei cedolini di marzo e aprile, frutto delle modifiche apportate alle aliquote Irpef come previsto dalla Legge di Bilancio 2024. Un’ottima notizia, senza dubbio, ma purtroppo non è l’unica. Per alcuni pensionati, si prospetta un’inaspettata e spiacevole situazione.
Secondo le ultime informazioni, l’INPS sta procedendo a richiedere indietro denaro a diversi pensionati. La sorpresa non sta tanto nell’arrivo della richiesta, ma piuttosto nel motivo sconcertante che sta dietro questa decisione. Vediamo cosa ha dichiarato l’INPS in merito: un avvertimento importante, perché è necessario controllare immediatamente se si rientra nella categoria dei pensionati chiamati a restituire il denaro.
Prima di tutto, è fondamentale chiarire che l’obbligo di restituire denaro all’INPS è un’eccezione piuttosto rara, che coinvolge solo una minoranza di pensionati. Ciò non significa che non possa accadere, anzi. Il caso di cui discutiamo riguarda precisamente la percezione indebita di una pensione, spesso causata da errori nel calcolo degli assegni pensionistici.
L’art. 522 della Legge 88/1989 precisa la possibilità di modificare le pensioni in qualsiasi momento, soprattutto quando si rilevano errori durante l’attribuzione, il pagamento o la riliquidazione delle pensioni stesse. Si tratta quindi di una situazione che riguarda circostanze piuttosto specifiche.
Va notato che se il pagamento è stato effettuato sulla base di un provvedimento formale, non vi è alcun obbligo di restituzione dei soldi. L’errore deriva infatti dall’INPS e non dal pensionato, il quale potrebbe non aver comunicato fatti rilevanti (o averli comunicati solo parzialmente). In tale scenario, non è richiesta alcuna azione da parte del pensionato. Tuttavia, se non emergono errori da parte dell’INPS, l’articolo 2033 del Codice Civile impone la restituzione dei fondi non dovuti ricevuti come parte della pensione.
Per evitare di trovarsi in una situazione del genere è essenziale prestare molta attenzione alle informazioni e alle comunicazioni fornite dall’INPS. Nel caso di discrepanza tra la pensione percepita e quella spettante, è probabile che si renda necessaria la restituzione dei soldi in eccesso. Benché rara, è importante essere consapevoli delle condizioni della propria pensione per non trovarsi impreparati, poiché la restituzione è un obbligo imposto dalla legge.
Per quei pensionati chiamati a restituire parte dei loro emolumenti, questo momento può rivelarsi un vero e proprio calvario finanziario. È un’imprevista e gravosa responsabilità che impone loro di ridare tutto ciò che è stato indebitamente percepito. Con attenzione e prudenza è possibile affrontare questa situazione senza compromettere il proprio benessere finanziario a lungo termine.
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