La fibromialgia potrebbe essere riconosciuta come malattia invalidante, anche se il percorso potrebbe essere lungo. Nel recente passato, alla Camera sono state presentate ben 6 mozioni sulla fibromialgia da parte di Italia Viva, Pd, M5S, FdI, Azione e Verdi-Sinistra italiana. Attualmente, la Camera dei Deputati ha approvato la mozione che propone il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante.
Nuova malattia invalidante in Italia?
La fibromialgia, caratterizzata da un dolore cronico, può compromettere significativamente la qualità della vita, rendendo difficile per coloro che ne soffrono condurre una vita normale e lavorare. Le cure tempestive per i pazienti risultano spesso elusive, contribuendo all’isolamento, allo stress, all’ansia e alla depressione, aggravando ulteriormente la situazione.
Numerosi politici hanno tentato, in passato, di promuovere il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante, ma i relativi disegni di legge non hanno mai visto la luce. A febbraio, il Consiglio regionale del Veneto ha adottato una proposta di legge per riconoscere la fibromialgia come malattia cronica e invalidante. Una proposta di legge nazionale è stata presentata per inserire la sindrome fibromialgica tra le malattie invalidanti esentate dalla spesa sanitaria.
La situazione in Italia
Diversi partiti hanno depositato le loro mozioni alla Camera, in attesa di aggiornamenti nei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), che determinano l’esenzione dalla spesa sanitaria e forniscono agevolazioni per determinate malattie. Nonostante l’approvazione della mozione, il cammino è appena iniziato. Se la fibromialgia sarà inclusa nei Lea, i malati potranno beneficiare di significativi sostegni.
La ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, ha sottolineato l’importanza di comprendere meglio la fibromialgia e fornire adeguati supporti. Mentre le associazioni, come CFU-Italia, hanno svolto un ruolo fondamentale nella promozione della discussione, alcuni partiti politici, tra cui Italia Viva, Movimento 5 Stelle, Fratelli d’Italia e Partito Democratico, hanno espresso il loro impegno per il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante.
La fibromialgia è una sindrome dolorosa cronica che colpisce circa il 2-4% della popolazione italiana, con una maggiore incidenza tra le donne in età fertile. Attualmente, la fibromialgia non dà diritto a un codice di esenzione, né per malattia rara né per malattia cronica. I costi legati al dolore cronico sono significativi, con almeno 500 milioni di giorni di lavoro persi ogni anno in Europa, con un impatto economico di circa 34 miliardi di euro.