Zecca molto pericolosa per l’uomo, fai attenzione: si trova proprio in queste zone, quindi è cruciale prestare la massima cautela e adottare tutte le precauzioni necessarie per evitare il contatto con questo pericoloso parassita.
Nel vasto panorama degli insetti nocivi che minacciano la salute umana e animale, le zecche dei boschi (Ixodes ricinus) emergono come uno dei più pericolosi vettori di malattie. Questi piccoli parassiti si insinuano prevalentemente lungo sentieri erbosi poco frequentati, distribuendosi in varie regioni del nostro paese, con presenza più sporadica in Sardegna.
Zecca molto pericolosa per l’uomo
Le zecche dei boschi prediligono habitat caratterizzati da boschi a quote non eccessivamente elevate, dove possono trovare il giusto equilibrio di umidità e densità di vegetazione. Riconoscibili per la loro forma tondeggiante e la superficie protetta da uno scudo, queste zecche sono comunemente classificate come “dure”.
Solitamente rinvenibili nel terreno o sugli arbusti, le zecche dei boschi attendono pazientemente il passaggio di un ospite, sia umano che animale, per attaccarsi e alimentarsi. Ma è importante considerare i rischi associati a questo contatto, poiché le zecche possono trasmettere microrganismi patogeni, responsabili di malattie gravi come la temuta malattia di Lyme e l’encefalite da zecche-TBE.
Consigli per evitare il contatto con le zecche dei boschi
Il Ministero della Salute fornisce utili linee guida per proteggersi dall’attacco di queste pericolose creature durante le attività all’aperto:
- Percorsi Sicuri: camminare preferibilmente al centro dei sentieri per ridurre il rischio di contatto con la vegetazione.
- Abbigliamento adeguato: indossare abiti chiari, lunghi e resistenti, che facilitano l’individuazione delle zecche, e calzature chiuse.
- Repellenti: applicare repellenti per insetti sulla pelle esposta, sugli abiti e sugli zaini, per mantenere lontani i parassiti.
- Protezione aggiuntiva: utilizzare guanti quando si raccoglie frutta o funghi durante le escursioni.
- Ispezione del corpo: al ritorno a casa, fare una doccia e ispezionare accuratamente il corpo, concentrandosi su zone a rischio come gambe, inguine, ascelle, collo, testa e ombelico, oltre ai capelli.
- Pulizia degli oggetti: pulire accuratamente gli oggetti utilizzati durante l’escursione, per prevenire eventuali trasferimenti di zecche.
In caso di puntura di zecca, è fondamentale agire tempestivamente per rimuoverla correttamente e ridurre il rischio di infezione:
- Utilizzando una pinzetta sottile, afferrare la zecca vicino alla pelle e rimuoverla con un movimento rotatorio leggero.
- In caso di frammentazione della zecca, rimuovere eventuali parti rimaste nella pelle con un ago sterile.
- Pulire la zona della puntura con acqua tiepida e sapone, seguita da una disinfezione accurata.
Qualora si manifestino sintomi di infezione entro un periodo di 30-40 giorni dalla puntura, come febbre, eruzioni cutanee o ingrossamento dei linfonodi, è consigliabile consultare immediatamente un medico per valutare ulteriori trattamenti e monitoraggio della salute.