Abbandono scolastico: più di mezzo milione di ragazzi hanno lasciato prematuramente la scuola, generando un forte allarme nel contesto educativo italiano.
Nel 2022, il numero di giovani italiani che hanno lasciato prematuramente la scuola ha raggiunto quota 465.000, un dato allarmante che rappresenta l’11,5% della popolazione tra i 18 e i 24 anni. Questo è quanto emerge da un rapporto recentemente presentato dalla CGIA Mestre il 23 marzo 2024. Il rapporto fornisce uno sguardo dettagliato sulle regioni italiane, mettendo in luce le disparità nell’abbandono scolastico che persistono nel paese.
Abbandono scolastico: il divario Nord-Sud
Una delle caratteristiche più evidenti del rapporto è il divario significativo tra le regioni del Nord e del Sud Italia. Mentre il Nord ovest e il Nord est registrano tassi di abbandono scolastico del 10,2% e del 9,4% rispettivamente, il Meridione continua a lottare con una percentuale del 15,1%.
La Sicilia si trova al primo posto tra le regioni con il tasso più alto, dove quasi il 20% dei giovani ha lasciato la scuola in anticipo. Seguono la Campania (16,1%), la Sardegna (14,7%) e la Puglia (14,6%). Nonostante una leggera diminuzione nel corso degli ultimi tre anni, il Meridione rimane il più colpito dall’abbandono scolastico, con una persistente sfida nel mantenere i giovani a scuola e garantire loro un percorso educativo completo.
Oltre all’abbandono scolastico, un altro fenomeno che preoccupa è la cosiddetta “fuga dei cervelli”. Nel 2022, oltre 55.000 giovani adulti italiani tra i 18 e i 39 anni hanno scelto di emigrare all’estero, con la Lombardia che rappresenta una delle regioni con il maggior numero di partenze. Questo esodo di giovani talenti presenta serie implicazioni per l’economia italiana, soprattutto considerando la crescente crisi demografica e l’impatto imminente della rivoluzione digitale. Con sempre meno giovani e una parte significativa di loro che non raggiunge un livello di istruzione sufficiente, le imprese italiane si trovano di fronte alla sfida di trovare personale qualificato per soddisfare le esigenze del mercato del lavoro.
Cause profonde e soluzioni necessarie
Le cause dell’abbandono scolastico sono complesse e multifattoriali, con radici culturali, sociali ed economiche. La CGIA Mestre sottolinea che i ragazzi provenienti da famiglie svantaggiate e con bassi livelli di istruzione hanno maggiori probabilità di abbandonare la scuola prima di completare il percorso educativo.
Per affrontare questa sfida, sono necessarie soluzioni a lungo termine che coinvolgano un’impegno congiunto da parte delle istituzioni educative, delle famiglie e della società nel suo complesso. Investimenti in programmi di sostegno scolastico, opportunità di formazione professionale e politiche di inclusione sociale possono contribuire a ridurre l’abbandono scolastico e garantire un futuro migliore per i giovani italiani.