Buone notizie per i pensionati, ora possono beneficiare di un vantaggioso incentivo che consente loro di ottenere immediatamente fino a 5 anni di contributi previdenziali. Ma come possono fare per accedere a questa opportunità?
In Italia, oltre 17 milioni di cittadini ricevono mensilmente la tanto attesa pensione, un traguardo che rappresenta il culmine di decenni di duro lavoro. Questo evento è spesso celebrato con gioia e festeggiamenti da parte di amici e parenti, segnando un momento importante nella vita di ogni individuo.
La complessità del sistema pensionistico italiano
Il sistema pensionistico italiano è noto per la sua complessità, con norme e leggi che variano in base ai governi che si succedono nel tempo. Dal 1996, il processo di pensionamento si basa sui contributi versati durante la vita lavorativa e sull’età anagrafica del pensionato. Ma le regole possono cambiare e, nel 2024, sono state introdotte alcune novità che offrono nuove opportunità ai futuri pensionati.
Il governo Meloni ha presentato una Legge di Bilancio alla fine del 2023, successivamente approvata da Camera e Senato, che ha introdotto diverse novità nel sistema pensionistico italiano. Tra queste, spicca il cosiddetto “bonus pensionistico”, che consente ai lavoratori di richiedere fino a 5 anni di contributi aggiuntivi alle loro aziende.
Buone notizie per i pensionati
Questo incentivo, noto anche come “pace contributiva”, permette di recuperare anni di contributi non versati, dando la possibilità ai lavoratori di aumentare il proprio montante pensionistico. Il datore di lavoro può assumersi il costo del recupero dei contributi, ottenendo vantaggi fiscali sia per l’azienda che per il lavoratore. Per l’azienda, infatti, il costo del riscatto è interamente deducibile, mentre per il lavoratore non costituisce reddito.
Secondo quanto stabilito nella circolare 5/E dell’Agenzia delle Entrate del 7 marzo scorso, il bonus pensionistico può essere utilizzato per anticipare il momento del pensionamento o per aumentare l’importo dell’assegno pensionistico.
Questo incentivo si estende sia ai lavoratori del settore pubblico che a quelli del settore privato che hanno versato contributi dopo il 1° gennaio 1996. Ma è importante sottolineare che possono essere recuperati solo gli anni di vuoto contributivo tra due periodi lavorativi e che questa possibilità è valida solo per i periodi antecedenti il 31 dicembre 2023. Il costo del riscatto dipende dalla retribuzione del lavoratore, con un costo medio di 9.900 euro all’anno per uno stipendio annuo di 30.000 euro.
Per ottenere il bonus, i lavoratori devono presentare una specifica domanda al loro datore di lavoro, che ha il diritto di accettare o rifiutare la richiesta. In caso di approvazione, il dipendente può scegliere di pagare il costo del recupero dei contributi in un’unica soluzione o in 120 rate mensili.
Al momento, resta ancora da attendere la pubblicazione della circolare attuativa da parte dell’Inps, che fornirà istruzioni dettagliate su come fare richiesta per ottenere questo prezioso bonus pensionistico.