La Terra sta rallentando il suo moto, questo è causato dallo scioglimento dei ghiacciai. Ecco quali saranno le conseguenze.
Lo scioglimento dei ghiacci in Groenlandia e Antartide sta rallentando la velocità angolare della Terra, cioè la velocità di rotazione del nostro pianeta intorno al proprio asse. Questo avrà delle conseguenze importanti sull’adeguamento del Tempo Coordinato Universale, o Utc, che è il riferimento per calcolare tutti i fusi orari del mondo. Questo ha già subito periodiche correzioni a partire dal 1972. Nel 2029 potrebbero sottrarre di un secondo per sincronizzare gli orologi di riferimento con la rotazione terrestre. Lo ha rivelato lo studio pubblicato sulla rivista Nature da Duncan Carr Agnew, dell’Università della California a San Diego. Scopriamo insieme a cosa andremo in contro.
La terra sta rallentando, così anche gli orologi
“Lo scioglimento dei ghiacciai di Groenlandia e Antartide cambia la distribuzione della massa e quindi la forma del nostro pianeta, che non è una sfera ma un geoide”, dice all’ANSA Massimo Frezzotti, glaciologo e professore all’Università Roma Tre. “Negli ultimi 40 anni la fusione del ghiaccio ai poli è aumentata di circa sei volte, si tratta di cambiamenti minimi a livello globale ma sufficienti a influenzare la velocità di rotazione della Terra” ha infine aggiunto. Attualmente il Tempo Coordinato Universale è calcolato utilizzando i dati di circa 450 orologi atomici situati in più di 80 laboratori sparsi in tutto il mondo.
Il tempo viene calcolato in base agli orologi atomici, non spiegherò i dettagli di questi orologi ma solo il fatto che vengono condizionati dal movimento della Terra. La quale ha già subito delle piccole irregolarità, dovute ad esempio alle maree, che rendono il tempo di rotazione leggermente variabile di giorno in giorno. Questi fattori hanno reso necessaria, nel 1972, l’introduzione del secondo intercalare, in modo da far coincidere l’Utc con il tempo degli orologi atomici.
Da allora sono stati aggiunti 27 secondi intercalari e l’ultimo è stato aggiunto nel 2016. Adesso, però, ci si trova davanti alla sfida di dover rimuovere, anziché aggiungere, un secondo intercalare, a causa del rallentamento nella velocità angolare della Terra. Questa eventualità non è mai stata affrontata e potrebbe creare problemi senza precedenti. Soprattutto per quanto riguarda i sistemi di navigazione satellitare, computer e mercati finanziari, che si basano sull’Utc.
Le conseguenze del cambiamento climatico
Duncan Agnew ha quindi utilizzato modelli matematici per studiare l’effetto delle variazioni del momento angolare della Terra sui sistemi di misurazione del tempo. La conseguente scoperta è stata che lo scioglimento dei ghiacci polari sta accelerando il rallentamento della rotazione terrestre. Il ricercatore ha poi usato questi dati per prevedere la velocità angolare della Terra nel futuro. Ha stimato, quindi, che il secondo intercalare negativo si renderà necessario nel 2029.
“Quello che ci fa capire questo studio è che il cambiamento climatico, oltre a tutto il resto, sta influenzando anche il tempo. La fusione dei ghiacci ai poli è già sensibilmente osservabile e sicuramente i suoi effetti aumenteranno in futuro” conclude Frezzotti.