Influencer in bilico. Molti non stanno più lavorando, il mestiere più amato dai Millennials non ha più futuro

La situazione per gli influencer non è più idilliaca come una volta. Molti si stanno ritirando, pare che sia diventato un settore in crisi.

influencer in bilico
influencer in bilico – lafuriaumana.it

 

In questi ultimi anni, forse non ci avete fatto caso, ma la situazione influencer è molto cambiata. Alcuni si sono completamente ritirati e sono tornati a scuola o sono rientrati nella forza lavoro tradizionale, mentre una buona parte sta mostrando i primi sintomi di esaurimento, sia creativo che psicologico. Sono in pochi quelli che stanno sopravvivendo. Vediamo insieme cosa sta succedendo esattamente.

Gli influencer, un mestiere che sta scomparendo

In un sondaggio del 2019 condotto negli Stati Uniti da Morning Consult tra la Gen Z e i Millennial, il 54% aveva dichiarato che sarebbe diventato un influencer se ne avesse avuto l’opportunità, e l’86% era disposto a pubblicare contenuti sponsorizzati in cambio di denaro. Attualmente le cose sono cambiate, i primi ad adottare questo stile di vita stanno ora scoprendo che la loro vita online ha effetti negativi a lungo termine. I cambiamenti nell’algoritmo e la spinta a reinventarsi costantemente per rimanere rilevanti, il bullismo e le molestie da parte dei follower, oltre alla volatilità dei guadagni legati a un lavoro precario, sono tutti elementi che contribuiscono al crescente burnout dei creatori. Quelli che sono stati più fortunati che in qualche modo hanno sfondato, ma che sempre più spesso lamentano di sentirsi sfruttati, sia emotivamente che fisicamente.

Il problema principale è che tutti questi sono costretti a lavorare per algoritmi opachi, con la sensazione che il loro lavoro possa scomparire nel momento in cui qualcuno decida di cambiare le regole della piattaforma. Nel frattempo il loro brand pubblico e personale, in termini di numeri, conta più di ogni altra cosa. Alcuni content creator stanno accettando il rischio di fare una pausa, o anche solo di prendersi una lunga vacanza per staccare.

Troppi problemi a livello psicologico

Per la Gen Z i social media sono sempre stati un dato di fatto. È normale che i giovani di questa generazione vedano i loro trionfi e travagli documentati su Internet. Il problema, sta alla base, perché molti genitori hanno condiviso qualcosa di più della semplice recita di Natale alla scuola elementare o di una foto sorridente del loro primo giorno all’università. Per diversi anni i dettagli intimi delle loro vite, dai video che li ritraggono bambini mentre piangono. Per non parlare delle riprese di una mamma che li disciplina, sono stati condivisi e talvolta monetizzati senza il loro esplicito consenso. Così si è arrivati alla situazione corrente, che vede tutti i creatori di professione già in crisi.

mondo diviso tra realtà e finzione
mondo diviso tra realtà e finzione – lafuriaumana.it

 

Il sottogruppo delle mamme blogger sono ancora più in difficoltà, poiché ci si sta iniziando a domandare nella pratica quale sia il vero costo di un’infanzia che è stata trasformata in contenuto. Un’ex baby influencer, per esempio, ha raccontato del primo ciclo mestruale diventato un post sponsorizzato, la pressione per apparire perfetta, il lavoro infinito, la confusione tra ciò che era reale e ciò che non lo era. “Niente di ciò che faranno ora potrà restituirmi gli anni di lavoro che ho dovuto fare”, ha detto. C’è chi lamenta la perdita del rapporto con i genitori, che all’improvviso sono diventati anche i loro datori di lavoro. Qualcuno ricorda persino le notti in bianco in cui la famiglia registrava e riregistrava video finché la madre non li considerava perfetti. Oppure le volte in cui la creazione di contenuti per il blog giustificava perdere qualche giorno di scuola.

Gli influencer non dureranno

La verità è che oramai si sa che ciò che viene pubblicato è una ricostruzione a discapito della vita. Famiglie barcollanti che stanno in piedi solo perché lo vogliono i followers, dimenticando la cosa più importante, il vero amore. Se non si trova il giusto equilibrio, questo mestiere sarà inevitabilmente destinato a scomparire.

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