L’Italia potrebbe essere presto coinvolta nella guerra contro Israele. Ecco le preoccupazioni del governo

Jessica M.

L’attacco all’ambasciata iraniana ha coinvolto indirettamente anche l’Italia. La preoccupazione è che presto potremmo trovarci coinvolti

Italia coinvolta nel guerra
Italia coinvolta nel guerra – lafuriaumana.it

 

L’allerta è stata innalzata al massimo livello anche per le rappresentanze iraniane in Italia. Per fare il punto della situazione sulla minaccia e rimodulare le misure, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha convocato il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica al Viminale con addirittura i vertici delle forze di polizia e dell’intelligence. Qual è la vera minaccia per il nostro Paese? Scopriamo insieme qualche dettaglio in più.

Il timore di un coinvolgimento nel conflitto

L’idea è quella che potrebbero rivoltarsi nel nostro Paese gruppi palestinesi e israeliani pronti a protestare e quindi a creare scompiglio. Per non parlare, invece, di quelli silenziosi che potrebbero agire nell’ombra. Quindi proseguiranno le azioni di intelligence e antiterrorismo, mantenendo aperti i canali di comunicazione con i Paesi arabi non allineati alla politica iraniana.

Restano sotto stretta osservazione, ovviamente, sinagoghe e moschee, ma anche le sedi delle comunità ebraiche. Questo comprenderà anche il ghetto di Roma dove l’allerta è già ai massimi livelli da mesi.  Anche se la zona è blindata è comunque affollata, soprattutto da tanti turisti. Una particolare attenzione è stata data anche all’area del Vaticano e agli aeroporti. Da ieri i voli da e per Teheran e Tel Aviv sono stati cancellati o rimandati. La Farnesina, che ha tranquillizzato sulla situazione dei militari italiani, sconsiglia ufficialmente i viaggi “a qualsiasi titolo” in Iran. Stranamente, però per Israele ha solo invitato a rinviare gli spostamenti se “non dettati da ragioni impellenti e non procrastinabili”.

Gli studenti in Italia potrebbero essere in pericolo

manifestazioni
manifestazioni – lafuriaumana.it

 

Anche le università sono state messe sotto controllo. Perché è uno dei posto dove la recrudescenza delle manifestazioni pro Palestina potrebbe sorgere facilmente. Proprio per questo il 24 aprile si terrà un comitato per l’ordine e la sicurezza ad hoc. Sarà l’occasione per ascoltare le preoccupazioni di Rettori e Rettrici dei principali atenei italiani. Anna Maria Benini, ministra dell’Università, ha dichiarato: Non parlerei di allarme, ma piuttosto di un momento delicato. Un momento segnato da un crescendo di episodi di intolleranza, come riflesso anche delle tensioni internazionali“.

Il pensiero va anche alle varie manifestazioni che saranno organizzate in tutta Italia in occasione del 25 aprile. Da anni, ormai, i cortei sono terreno di scontro tra rappresentanti della Brigata Ebraica e attivisti pro-Palestina. Quest’anno la paura che possa trasformarsi in qualcosa di più grave è alta.

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