Pane e indice glicemico: questo particolare tipo di pane non fa alzare l’indice glicemico e puoi mangiarne quanto vuoi.
La glicemia alta è un problema di moltissime persone, e per cercare di mantenerla a livelli bassi si deve rinunciare a molto, anche al pane. C’è un tipo di pane però che non fa alzare la glicemia e che si può mangiare senza rischi per la salute, ecco qual è e cosa consigliano gli esperti.
Il pane è uno degli elementi base della cucina italiana, buonissimo da mangiare ad ogni pasto, dalla colazione al dolce. Sfortunatamente però, il pane è anche demonizzato a causa del suo essere ricco di carboidrati. Viene eliminato (a torto) dalla maggior parte delle diete ed è considerato il nemico numero 1 della glicemia a tavola. Infatti il pane bianco, nella sua versione classica, può causare picchi glicemici importanti, anche se mangiato in piccole quantità. Basti pensare che in soli 50 grammi di pane bianco ci sono 24 grammi di carboidrati e il suo indice glicemico è pari a 70.
La soluzione per chi ha la glicemia alta e non vuole rinunciare a una bella fetta di pane che, diciamocelo senza remore, fa bene all’umore, non è quella di rinunciare del tutto a mangiare il pane, ma semplicemente mangiarlo in forma diversa. Infatti, scegliere un pane ai cereali ci consente di mangiarne di più e fare meno danni: in 100 grammi di prodotto c’è un indice glicemico di 45. In soccorso di tutte quelle persone che soffrono di glicemia alta e di quelle che semplicemente vogliono seguire un regime alimentare a basso contenuto di carboidrati, arriva uno studio che svela un segreto sensazionale: basta congelare il pane oppure tostarlo per abbassare drasticamente il suo indice glicemico.
Lo studio ha esaminato 10 pazienti sani dai 22 ai 59 anni di età che hanno mangiato pane bianco artigianale e industriale in 4 varianti (fresco; congelato e poi scongelato; tostato; congelato, scongelato e poi tostato). I risultati sono sorprendenti: la curva glicemica del pane bianco congelato e scongelato è molto più bassa di quella del pane fresco, così come lo è quella del pane tostato. La curva più bassa in assoluto però è quella del pane che viene prima congelato, poi scongelato e infine tostato, e non cambia nulla tra pane artigianale e pane industriale.
Quello che succede è una reazione chimica che separa le molecole, fa evaporare l’acqua e il pane diventa più secco, che permette di abbassare l’indice glicemico senza però intaccare i valori nutrizionali (quindi carboidrati e calorie rimangono gli stessi). Il pane in questo stato impiega più tempo per essere assorbito, e fa alzare la glicemia poco alla volta, evitando i picchi glicemici. Mangiare pane tostato è ideale per chi soffre di insulino resistenza o di diabete, ma anche per gli sportivi e chi ha bisogno di controllare i picchi glicemici e l’insulina nel sangue.
Questo pane va bene anche per le diete ipocaloriche, perchè il basso indice glicemico aiuta a perdere peso. Attenzione a non eccedere con la tostatura però, perchè il pane bruciato potrebbe aumentare il rischio di cancro e causare danni al sistema nervoso e riproduttivo. Quando il pane raggiunge una leggera doratura, tiralo subito fuori dal tostapane!
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