La sabbia del Sahara torna a far parlare di se e a coprire i nostri cieli. Cosa dobbiamo aspettarci questa volta?
Una vasta coltre di polvere proveniente dal Sahara si prepara a fare il suo ritorno in Europa, portando con sé condizioni atmosferiche impattanti che si estenderanno fino alla Scandinavia. Le ore a venire vedranno l’arrivo di temporali atlantici che trasporteranno una massa d’aria calda carica di polveri in sospensione, rendendo i cieli offuscati e la visibilità ridotta in molte regioni.
La sabbia del Sahara sta tornando
Nei prossimi giorni, un significativo cambiamento meteorologico è atteso dalla Spagna al resto d’Europa, dopo una Pasqua caratterizzata da abbondanti precipitazioni nel paese iberico, grazie alla tempesta denominata Nelson. Secondo le previsioni di Meteored, l’Europa sarà colpita da un’ondata di calore anomala che prenderà il via in Spagna per poi estendersi gradualmente nel resto del continente.
La tempesta Olivia contribuirà al riscaldamento dell’aria e alla presenza di nebbie già a partire da domani. Una depressione si formerà nella seconda metà della prossima settimana a ovest della Penisola iberica, portando varie zone di bassa pressione, tra cui la tempesta Olivia. Questa configurazione favorirà l’arrivo di un’aria eccezionalmente calda per il periodo, con temperature che supereranno i 30 °C in diverse regioni, mentre la coltre di polvere sahariana aggiungerà un ulteriore elemento al quadro meteorologico.
Si prevede che la polvere sollevata dal Sahara arriverà sulla Penisola Iberica venerdì, dopo aver attraversato le Isole Canarie, e si diffonderà rapidamente nell’Europa occidentale durante il fine settimana. Questo fenomeno, sebbene non insolito, avrà un’entità notevole, raggiungendo paesi come Francia, Regno Unito, Svizzera, Paesi Bassi, Belgio e Germania, e persino estendendosi verso nord fino a Danimarca, Svezia e Norvegia.
Le conseguenze della sabbia
L’impatto della polvere sahariana sarà evidente non solo nei cieli offuscati, ma anche nelle conseguenze pratiche: quando si deposita sulla neve, la polvere la colora di rosso, aumentando la sua capacità di assorbire calore e accelerando il processo di fusione. Inoltre potrebbero verificarsi le precipitazioni di fango o “sangue” , fenomeni rari in queste zone dell’Europa.
Dalla fine settimana, una nuova depressione attraverserà l’Europa occidentale, spostando l’aria calda e la foschia verso il centro del continente. Nonostante la brevità di questo episodio, le sue conseguenze saranno senza dubbio degne di nota, offrendo spettacoli insoliti in molte regioni colpite dalla polvere sahariana.
Mentre la polvere sollevata influenzerà le condizioni atmosferiche, l’attenzione sarà anche rivolta alla qualità dell’aria, con concentrazioni di particelle PM10 che potrebbero superare i livelli considerati sfavorevoli dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Sebbene al momento non siano previsti valori estremi, sarà importante monitorare attentamente l’evolversi della situazione per garantire la sicurezza e il benessere della popolazione.