L’e-commerce continua a crescere a ritmo incessante: solo in Italia, siamo arrivati a un giro d’affari di oltre 50 miliardi di euro nel 2023. La torta è diventata così grande da attirare le attenzioni dei cybercriminali, sempre alla ricerca di nuovi modi per aumentare il loro “fatturato”.
La praticità e l’anonimato garantito da alcuni tipi di transazioni online creano le condizioni ideali per lanciare offensive digitali di vario tipo. Gli utenti che continuano a fare acquisti online, ignorando questi rischi, potrebbero cadere preda di truffe con danni economici dall’impatto devastante.
La cavalcata delle truffe negli acquisti online
Prendendo in considerazione solo l’anno appena trascorso, le truffe legate al mondo dello shopping online sono costate decine di miliardi ai consumatori su scala globale. In particolare, le offensive hanno raggiunto il loro apice proprio nei momenti di maggiore interesse, ovvero i periodi in cui impazzano i saldi e le offerte, come il Black Friday e il Cyber Monday.
Nella pratica, spesso gli attacchi hanno visto protagonisti i cosiddetti siti fake, capaci di replicare piattaforme di vendita affidabili, oppure le campagne di phishing, in cui si tenta con l’inganno di farsi rivelare informazioni sensibili o convincere le vittime a compiere una determinata azione (ad esempio, aprire un link o scaricare un allegato).
I truffatori spesso fanno leva sui social media e la pubblicità per raggiungere un pubblico più ampio, creando annunci ingannevoli con offerte truffaldine o mettendo sul mercato prodotti contraffatti.
Le truffe più comuni e pericolose nel settore e-commerce
Per prima cosa, bisogna conoscere il nemico. Una maggiore comprensione dei principali attacchi informatici e delle truffe più comuni può aiutare i lettori a prendere decisioni informate e difendersi in modo più efficace:
- Phishing: termine molto noto nell’ambito della sicurezza informatica, fa riferimento a una serie di tecniche e strategie volte a convincere il destinatario di una comunicazione a compiere un’azione che non avrebbe mai completato volontariamente, come ad esempio condividere informazioni personali o codici di accesso. Gli ultimi trend prevedono addirittura l’utilizzo di bot per carpire gli OTP, i codici unici impiegati nei sistemi di autenticazione a due fattori, su larga scala e in modo totalmente automatizzato.
- Negozi e offerte fake: i truffatori creano siti da zero con negozi online totalmente fasulli, al solo scopo di sottrarre le informazioni di carte di credito o le credenziali dei portafogli elettronici. Spesso vengono proposti articoli a prezzi bassissimi per attirare un gran numero di utenti.
- Truffe sui social media: per aumentare la portata degli schemi truffaldini, i cybercriminali creano “ads” sui social, con offerte esclusive o promozioni a tempo limitato, richiedendo un pagamento urgente, così da cogliere le vittime con la guardia abbassata.
Come difendersi da questi rischi
Sono diverse le contromisure che gli utenti possono adottare per proteggersi da questi pericoli:
- Verificare l’affidabilità dei portali: prima di rivelare informazioni personali o dettagli sui metodi di pagamento, vale la pena dedicare qualche minuto del proprio tempo per verificare l’affidabilità del portale su cui ci si trova. La presenza del lucchetto verde e della dicitura “https” negli URL è un ottimo segnale, ma si consiglia anche di cercare recensioni affidabili e informazioni sull’azienda che gestisce lo store.
- Utilizzare metodi di pagamento con sistemi protettivi: quasi tutte le carte di credito e i portafogli elettronici come PayPal proteggono i propri utenti con sistemi anti-frode. Ecco perché si sconsiglia di affidarsi a metodi di pagamento che non offrono questa opzione, come alcuni bonifici istantanei.
- Massima attenzione contro il phishing: bisogna usare la massima cautela quando si ricevono e-mail o comunicazioni che richiedono informazioni personali o presentano link esterni. Verifica con attenzione che l’indirizzo e-mail del mittente non abbia strani errori ortografici e valuta se sia opportuno procedere a un contatto via telefono per assicurarti che il messaggio sia serio.
- Utilizzare una rete privata virtuale: una connessione VPN cifra i dati trasmessi online con algoritmi crittografici. In alcuni casi è corredata anche da funzionalità extra, come strumenti anti-phishing o software capaci di rilevare virus e malware. Una soluzione semplice e spesso economica, che può evitarti tanti grattacapi non facendoti cliccare su link potenzialmente pericolosi.
Note finali
Per fare acquisti in modo sicuro nel mercato digitale servono una buona dose di consapevolezza e misure proattive. Secondo studi recenti, il 59% delle imprese attive nel settore dell’e-commerce ha registrato un incremento delle frodi nei pagamenti online, in particolare nei settori dei beni di lusso e degli oggetti da collezione.
Questi dati dimostrano nella pratica come le tecniche dei truffatori siano in costante evoluzione, pertanto i consumatori dovrebbero prestare la massima attenzione nell’applicazione delle misure di prevenzione.
Utilizzando strumenti come una VPN per aumentare il livello di sicurezza, i consumatori possono ridurre il rischio di danni economici (ed emotivi) provocati dalle truffe nell’e-commerce.
Man mano che il panorama digitale evolve, anche le nostre strategie di protezione devono adattarsi. Informandosi con costanza e utilizzando strumenti adeguati è possibile continuare a fare shopping online senza troppi pericoli.