Panico tra i correntisti, due banche chiudono i battenti: sta cambiando tutto ed è allarme

Susanna Bargiacchi

I correntisti sono nel panico. Due banche chiudono i battenti e altre sono pronte a seguirle. Sta cambiando tutto quanto.

Chiusura banca
Chiusura banca

 

Negli ultimi anni, il settore economico e finanziario ha subito trasformazioni significative che richiedono un’attenzione costante. L’avvento del digitale ha rivoluzionato il modo in cui gestiamo i nostri soldi, con l’home banking che ha preso il sopravvento, portando alla progressiva chiusura delle filiali fisiche. Soluzioni online come Revolut stanno diventando sempre più popolari, soprattutto tra i giovani.

Recentemente, la notizia della chiusura di due banche in Italia ha generato un’ondata di panico tra i correntisti. Questo scenario, in continua evoluzione, potrebbe portare a cambiamenti radicali nel prossimo futuro, alterando abitudini consolidate. Ogni giorno, in media, chiudono due filiali bancarie, un dato che non può essere ignorato e che obbliga i cittadini a informarsi e ad adattarsi rapidamente.

I numeri delle chiusure delle banche: un fenomeno in crescita

Secondo una ricerca dell’Osservatorio First Cisl, negli ultimi due anni sono scomparse complessivamente 1.503 filiali fisiche: 823 nel 2023 e 677 nel 2022. Questo fenomeno interessa tutta la penisola, con oltre 3.300 comuni che non dispongono più di una filiale bancaria. Le regioni più colpite sono Marche, Abruzzo e Lombardia, con una riduzione del numero di sportelli fino al 6,7%. Questi dati impietosi evidenziano un cambiamento strutturale del sistema bancario italiano, che sta abbandonando sempre più le filiali fisiche a favore dei servizi digitali.

Le ragioni della chiusura: non solo il digitale

Sebbene si possa pensare che la chiusura delle filiali sia dovuta esclusivamente all’espansione del digitale, la realtà è più complessa. Secondo il segretario generale dell’Osservatorio, Riccardo Colombani, la principale motivazione degli istituti bancari è la riduzione dei costi operativi. Questo cambiamento penalizza soprattutto gli anziani, che spesso non hanno familiarità con le tecnologie digitali e trovano difficoltà nell’uso dei servizi di home banking. La necessità di tagliare i costi spinge le banche a chiudere le filiali meno redditizie, concentrando le risorse su servizi online e automatizzati.

Un futuro incerto: come prepararsi?

Purtroppo, la tendenza alla chiusura delle filiali sembra destinata a continuare, e le previsioni per il 2024 indicano un’ulteriore accelerazione di questo fenomeno. Per i correntisti, questo significa dover trovare soluzioni alternative per garantire l’accesso ai propri risparmi. È fondamentale informarsi, adottare nuovi strumenti digitali e cercare supporto per familiarizzare con le piattaforme online.

Gli utenti devono quindi prepararsi a un futuro in cui l’interazione fisica con la banca diventerà sempre più rara. È consigliabile iniziare a utilizzare servizi di home banking, familiarizzare con le applicazioni mobili delle proprie banche e, se necessario, chiedere assistenza per comprendere appieno le funzionalità offerte. Inoltre, potrebbe essere utile esplorare le opzioni offerte da banche digitali che non dispongono di filiali fisiche, ma che forniscono un servizio clienti eccellente e funzionalità avanzate.

Correntisti disperati
Correntisti disperati

 

L’impatto sociale della chiusura delle filiali è significativo, soprattutto per le persone meno abituate all’uso della tecnologia. Le banche e le istituzioni dovrebbero quindi implementare programmi di alfabetizzazione digitale per aiutare questi utenti a navigare nel nuovo panorama bancario. Le comunità locali potrebbero organizzare workshop e sessioni di formazione per supportare i cittadini nella transizione verso il digitale.

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