Se fai questo lavoro metti a rischio il cervello, lo dice la scienza: fai attenzione al lavoro che scegli, ne va della tua salute!
Ogni lavoro comporta un rischio per la salute di chi lo svolge, e se muratori e carpentieri rischiano quotidianamente di farsi male fisicamente, altri lavori mettono a rischio il cervello. A rivelarlo sono diversi studi, che indicano anche quali sono i lavori più pericolosi per il nostro cervello.
Gli stimoli sono essenziali per il nostro cervello, e affinchè rimanga sempre attivo, flessibile e vigile, ha bisogno di riceverne sempre di nuovi. Proprio in quest’ottica, il lavoro che si svolge assume un’importanza fondamentale per la salute cognitiva del nostro cervello, perchè passando gran parte del nostro tempo a lavorare, l’esigenza naturale del cervello di ricevere nuovi stimoli è fortemente influenzata dalla mansione che svolgiamo. Partendo da questo presupposto, un recente studio ha indagato la natura cognitiva e stimolante di tantissimi lavori, e ha evidenziato quali sono i lavori che più mettono a rischio il nostro cervello.
Quello che è importante per non correre rischi cognitivi è svolgere lavori che stimolino il cervello in continuazione, e di contro andrebbero evitati tutti i lavori che invece non lo fanno e che, di conseguenza, possono portare ad un declino cognitivo. Per dare la loro risposta definitiva, gli scienziati dell’Ospedale universitario di Oslo hanno analizzato 7.000 norvegesi tra i 30 e i 60 anni di età, con lavori e dati sanitari diversi tra loro, e hanno rivelato quali sono i lavori da evitare quanto più possibile.
I risultati mostrano che chi svolge un lavoro routinario e che offre una scarsa stimolazione mentale ha il 66% di rischio in più di declino cognitivo lieve, e il 37% di rischio maggiore di sviluppare la demenza senile dopo i 70 anni, rispetto a chi invece svolge attività intellettualmente più stimolanti. Le professioni più stimolanti sono quelle legate all’avvocatura, alla medicina, all’economia e all’insegnamento, mentre dall’altro lato ci sono i lavori che mettono più a rischio il cervello di chi li svolge: i lavori domestici e legati alla cura della casa, i lavori di guardia, i lavori edili e quelli che riguardano la consegna della posta.
Ovviamente ci sono anche altri fattori che contribuiscono al declino cognitivo (mancanza di esercizio fisico, di interazione sociale, di sonno di qualità, stile di vita, ecc.), ma parlando esclusivamente di attività lavorativa, “i risultati mostrano l’importanza di avere un’occupazione che richiede un pensiero più complesso per mantenere la memoria e il pensiero in età avanzata”, come spiega Trine Edwin, la ricercatrice a capo dello studio.
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