Zuppa ritirata dai supermercati, rischio botulino all’interno: le confezioni richiamate

La zuppa soggetta a richiamo e ritirata dai supermercati per via del rischio di contaminazione da botulino all’interno delle confezioni interessate, ha sollevato preoccupazioni tra i consumatori.

Zuppa ritirata
Zuppa ritirata – Lafuriaumana.it

Il Ministero della Salute ha recentemente emesso una nota informativa riguardante il ritiro di un lotto specifico di zuppa al farro e verdure denominata “Foglia Verde” dai supermercati Eurospin. Questa decisione è stata presa a causa di un potenziale rischio microbiologico associato alla presenza di Clostridi produttori di tossine botuliniche.

Zuppa ritirata dai supermercati

Il lotto interessato da questo richiamo è stato identificato con il numero L124110. Questa zuppa è stata prodotta da Ortomad – La linea verde Spa presso lo stabilimento di Manerbio, situato nella provincia di Brescia. Tutte le confezioni coinvolte nel richiamo hanno un peso di 620 grammi e la data di scadenza è fissata al 9 maggio 2024.

Per coloro che hanno acquistato una confezione della zuppa del lotto ritirato, il Ministero della Salute consiglia vivamente di non consumare il prodotto e di restituirlo al punto vendita per ottenere una sostituzione o un rimborso.

I Clostridi sono un gruppo di microrganismi tra i quali il Clostridium botulinum è il più noto per la produzione di tossine botuliniche. Questi microrganismi possono essere presenti nel suolo, nei sedimenti marini, nell’atmosfera e anche negli alimenti.

Scaffali supermercati
Scaffali supermercati – Lafuriaumana.it

Botulino, cosa significa?

Il botulismo è una grave malattia neuro-paralitica causata dalle tossine prodotte dai clostridi. Questa malattia ha ricevuto il suo nome dal termine latino “botulus”, che significa salsiccia, poiché inizialmente è stata associata al consumo di salsicce fatte in casa. Ma la maggior parte dei casi di botulismo in Italia è legata al consumo di prodotti di origine vegetale.

I sintomi più comuni del botulino includono disturbi alla vista, dilatazione delle pupille, difficoltà a mantenere aperte le palpebre, difficoltà nell’eloquio, difficoltà di deglutizione, secchezza della bocca, stipsi e ritenzione urinaria. Questi sintomi di solito compaiono entro 24-72 ore dall’ingestione del cibo contaminato. Nei casi più gravi, può verificarsi anche un’insufficienza respiratoria.

In caso di sospetto avvelenamento da botulino, è fondamentale cercare immediatamente assistenza medica presso il pronto soccorso, poiché il botulismo può rappresentare una minaccia seria per la salute. La prontezza nell’intervento può fare la differenza nel trattamento efficace di questa grave condizione, poiché i medici possono somministrare antidoti specifici e fornire cure intensive per mitigare i sintomi e prevenire complicazioni gravi. Inoltre, una diagnosi rapida può contribuire a identificare altri potenziali casi di avvelenamento nella comunità e adottare misure preventive immediate per limitare la diffusione dell’infezione.

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