Quanti di noi vanno in giro con l’auto sporca? Quest’anno potrebbe rivelarsi un problema pen più serio di quanto non si pensi.
Mantenere la propria automobile pulita non è solo una questione di estetica, ma anche di igiene e sicurezza. Nessuno ama viaggiare in un’auto sporca che appare trascurata e poco curata. Questo aspetto, però, può passare in secondo piano, specialmente quando il veicolo è stato fermo per un po’. Ma adesso avere l’auto sporca può diventare davvero un problema: si rischia una multa salata.
Uno dei motivi principali per cui un’auto potrebbe apparire sporca sono le piogge con sabbia, tipiche della stagione estiva. Queste piogge lasciano un residuo sabbioso che ricopre il veicolo e lo rende visibilmente sporco. Anche il fango rappresenta un problema simile, risultando difficile da rimuovere se non lavato via velocemente. In ogni caso, è fondamentale sapere che lavare l’auto può diventare essenziale per poter circolare su strada. La ragione? Si rischia una sanzione fino a 600 euro.
La pulizia dell’auto risulta di fondamentale importanza soprattutto quando intervengono le Forze dell’Ordine. Infatti, se Polizia o Carabinieri ritengono che un veicolo è troppo sporco per circolare, hanno il diritto di sanzionare il conducente, e la multa può arrivare a un importo pari a 600 euro.
Anche se non esiste una legge specifica che impone sanzioni per un’auto sporca, è necessario che il finestrino del conducente non sia oscurato, a meno che non si abbiano requisiti specifici per installare vetri oscurati. Ma il problema principale in caso di sporco eccessivo riguarda la targa del veicolo.
Secondo l’articolo 102 del Codice della Strada, la targa e i dati in essa riportati devono essere sempre leggibili, sia frontalmente che posteriormente. La multa per una targa deteriorata o sporca varia dai 41 ai 168 euro. Ma non è tutto: si può rischiare anche il fermo amministrativo del veicolo per tre mesi e la confisca della targa. I recidivi, che potrebbero usare questa tecnica come copertura volontaria, rischiano addirittura la confisca del mezzo. Come evitare tutto questo se il problema non è solo la pulizia, ma un deterioramento o un furto della targa?
Se la targa è stata smarrita o rubata, bisogna denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine e poi richiedere una nuova immatricolazione presso gli uffici competenti (PRA provinciale, MC provinciale, ACI o agenzie di pratiche automobilistiche). In caso di un leggero deterioramento, è possibile evitare la denuncia alla polizia e munirsi del modulo TT2119, due copie del documento di riconoscimento, codice fiscale, libretto, certificato di proprietà del veicolo e la vecchia targa danneggiata. A questi documenti vanno aggiunti tre marche da bollo da 32 euro, 27 euro per gli emolumenti ACI e il costo della nuova targa. Così facendo, si potrà circolare liberamente senza il timore di essere sanzionati.
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