Bollette, cambiano di nuovo le regole con il rinvio del mercato libero? Come pagare di meno

Daniela Paolucci

Bollette, cambiano di nuovo le regole con il rinvio del mercato libero? Scopri come pagare di meno e gestire al meglio le spese energetiche con le nuove disposizioni in arrivo.

Bollette cambiano le regole
Bollette cambiano le regole

Il termine per il passaggio al mercato libero dell’energia elettrica si avvicina, ma il governo è alle prese con una serie di criticità riguardanti il dossier delle bollette. La Lega ha recentemente avanzato una risoluzione in commissione Attività produttive alla Camera dei Deputati, proponendo di posticipare il passaggio al mercato libero fino alla fine dell’anno.

Bollette: cambiano le regole

Attualmente, le gare per l’assegnazione delle forniture le hanno già completate, rendendo difficile il ritorno indietro. Inoltre, il passaggio graduale al mercato libero è un impegno previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che l’Italia deve rispettare secondo le normative europee. Inoltre, vi è una questione di governance: la proposta della Lega viene vista come un’interferenza nell’autonomia dell’Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, responsabile della transizione.

La Lega, tuttavia, persiste nel suo intento di far votare la proposta, evidenziando anche altre richieste significative. Tra queste, la possibilità per i consumatori attualmente nel mercato libero di aderire al sistema a tutele graduali nel triennio 2024-2027. Questo approccio è visto come un tentativo di mitigare il malcontento diffuso riguardo ai recenti aumenti dei prezzi dell’energia elettrica, spesso poco convenienti per gli utenti finali.

Bollette mercato libero
Bollette mercato libero

Impatti economici del passaggio al mercato libero

Secondo quanto riportato da Assoutenti, le tariffe medie nel mercato libero risultano significativamente più alte rispetto a quelle del mercato tutelato. Per esempio, una famiglia con consumi annuali di 2.700 kWh potrebbe spendere fino a 891 euro all’anno con un contratto a prezzo fisso nel mercato libero, rispetto ai 594 euro nel mercato tutelato. Questo rappresenta un aumento del 47,7% nelle spese energetiche, con un impatto economico non trascurabile per le famiglie italiane.

Con l’avvicinarsi della scadenza del 30 giugno, circa 5 milioni di utenze si troveranno coinvolte nel passaggio al mercato libero. Ma la metà dei clienti rimarrà nel mercato tutelato, inclusi gli utenti considerati “vulnerabili” come anziani e famiglie con bassi redditi. Questo gruppo sarà trasferito gradualmente al sistema a tutele graduali, un processo che si protrarrà fino al marzo 2027.

Durante questa fase transitoria, ogni cliente sarà assegnato a un nuovo fornitore secondo le indicazioni dell’Arera, garantendo un passaggio ordinato e controllato. I consumatori indecisi verranno contattati dal nuovo fornitore, il quale illustrerà le nuove condizioni contrattuali, comprese quelle economiche.

Il dibattito attorno al mercato libero dell’energia elettrica continua a dividere opinioni e a sollevare interrogativi su quale sia il sistema più vantaggioso per i consumatori italiani. Mentre il governo e l’Arera si preparano per il passaggio imminente, è evidente che la transizione dovrà affrontare sfide significative, dal bilanciamento delle esigenze dei consumatori alla garanzia di un mercato competitivo e trasparente per tutti gli attori coinvolti.

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