Scatta l’allarme ecologico: sono state scoperte numerose pratiche di sversamento illegale di acque reflue, mettendo in luce la gravità di quanto è stato ritrovato.
Una recente indagine condotta dalla BBC ha scosso il Regno Unito rivelando una pratica allarmante: numerose aziende idriche inglesi avrebbero compiuto sversamenti illegali di acque reflue in fiumi, laghi e mari. Questo fenomeno, scoperto nel corso del 2022, ha portato alla luce oltre 6.000 casi di presunti sversamenti non conformi alle normative ambientali vigenti.
Allarme ecologico
L’Agenzia per l’Ambiente del Regno Unito supervisiona strettamente le attività di scarico delle aziende idriche, imponendo rigorosi controlli sul momento e sulle condizioni in cui è consentito il rilascio di liquami grezzi. Secondo le regole attuali, gli sversamenti possono avvenire solo durante forti piogge, per evitare rischi di allagamenti dovuti all’accumulo di acqua. Ma l’indagine della BBC ha rilevato che diversi episodi di sversamento si sono verificati anche in periodi di clima secco, quando l’apporto di acqua piovana non giustificava tali pratiche.
L’analisi condotta dalla BBC si è concentrata su nove aziende idriche inglesi, mettendo in evidenza numerosi casi di sversamenti potenzialmente illegali. Anche se alcune aziende hanno tentato di non divulgare i propri dati, l’Agenzia per l’Ambiente ha collaborato fornendo accesso alle informazioni necessarie per completare l’indagine.
La gravità di questi sversamenti risiede nel loro potenziale impatto ambientale e sulla salute pubblica. Le acque reflue non trattate contengono una serie di contaminanti, tra cui batteri nocivi come l’Escherichia coli, derivante dalle feci umane e animali. Inoltre, questi liquami possono essere ricchi di sostanze nutritive che alimentano la proliferazione di alghe, compromettendo l’equilibrio degli ecosistemi acquatici e minacciando la biodiversità locale.
Durante i mesi estivi, molti cittadini del Regno Unito si riversano nei fiumi e nei laghi per rinfrescarsi, aumentando il rischio di esposizione a queste sostanze pericolose. Questo scenario suscita preoccupazioni crescenti tra esperti e comunità locali riguardo alla qualità delle acque e alla sicurezza delle attività ricreative nelle zone colpite dagli sversamenti.
Risposte delle aziende
Le aziende coinvolte hanno reagito alle accuse avanzate dall’indagine della BBC, sostenendo che i dati raccolti potrebbero essere influenzati da variabili non controllabili o da interpretazioni delle normative troppo rigide. Ma la BBC ha difeso le proprie metodologie, affermando che i criteri adottati per identificare gli sversamenti illegali sono stati più ampi e inclusivi rispetto a quelli dell’Agenzia per l’Ambiente.
In un contesto in cui la tutela dell’ambiente e la sicurezza idrica sono sempre più importanti, è essenziale garantire una maggiore trasparenza e vigilanza sulle pratiche delle aziende idriche. Le autorità competenti devono rafforzare i controlli e adottare misure punitive efficaci per prevenire futuri episodi di sversamento illegale e per proteggere le risorse idriche del paese.