Arrivano i nuovi controlli del Fisco, eseguiti a campione: scopriamo chi rischia di più ora e quali imprese potrebbero essere maggiormente coinvolte in queste verifiche.
L’Agenzia delle Entrate ha recentemente lanciato una nuova fase di controlli fiscali mirati alle imprese italiane. Questo rinnovato approccio prevede l’utilizzo di metodologie avanzate per garantire una maggiore conformità alle normative tributarie. Si tratta di un passo avanti significativo per aumentare l’efficienza e la trasparenza nel monitoraggio delle attività aziendali. Ma come funziona questo nuovo sistema di controlli e quali imprese sono più a rischio?
Arrivano i nuovi controlli del Fisco
L’Agenzia delle Entrate sta implementando un approccio differenziato per controllare le imprese, concentrandosi principalmente su quelle che mostrano potenziali irregolarità fiscali. Questo è possibile grazie all’uso di strumenti di analisi predittiva e all’esame dei dati storici delle aziende. L’obiettivo è ottimizzare l’allocazione delle risorse e indirizzare i controlli verso i casi più critici.
Una delle innovazioni principali di quest’anno è l’uso dell’intelligenza artificiale. L’Agenzia utilizzerà software avanzati per selezionare casualmente le imprese da sottoporre a verifica. Questi algoritmi saranno in grado di analizzare grandi volumi di dati finanziari e contabili, individuando pattern e comportamenti sospetti che potrebbero indicare evasione fiscale o irregolarità contabili.
Questo nuovo approccio non solo migliorerà l’accuratezza dei controlli, ma ridurrà anche il carico burocratico legato alle verifiche manuali, promuovendo maggiore efficienza e tempestività nelle operazioni di revisione.
Quali imprese rischiano maggiormente?
Le imprese più a rischio di essere selezionate per controlli approfonditi sono quelle che presentano determinati indicatori di potenziali irregolarità o evasione fiscale. Questi indicatori possono includere:
- Incongruenze nelle dichiarazioni fiscali: se le dichiarazioni fiscali di un’azienda mostrano discrepanze significative rispetto ai dati finanziari reali o alle transazioni documentate, c’è un rischio maggiore di essere sottoposti a controllo.
- Storia di non conformità fiscale: le imprese con precedenti violazioni fiscali o sanzioni sono più suscettibili a controlli futuri.
- Settori ad alto rischio: alcuni settori economici, come l’edilizia, l’ospitalità e i servizi, sono considerati ad alto rischio di evasione fiscale a causa della maggiore probabilità di transazioni non dichiarate.
- Discrepanze rispetto alla media del settore: se le performance finanziarie di un’azienda differiscono significativamente dalle medie del settore, questo può sollevare sospetti e portare a controlli più dettagliati.
- Analisi predittiva: l’uso di intelligenza artificiale permette di identificare comportamenti anomali che aumentano la probabilità di essere selezionati per controlli.
- Segnalazioni o denunce: le segnalazioni da parte di dipendenti, clienti, fornitori o altre autorità possono portare all’avvio di verifiche fiscali.
Durata dei Controlli
L’Agenzia delle Entrate può controllare le dichiarazioni dei redditi delle imprese fino a cinque anni indietro rispetto all’anno corrente. Ad esempio, per una dichiarazione presentata nel 2023, i controlli possono essere effettuati fino al 31 dicembre 2028. Questo termine di prescrizione permette alle imprese di pianificare con una certa stabilità, sapendo che i controlli fiscali non saranno indefiniti nel tempo.